lunedì 10 marzo 2014

Billiard



Il mondo dell'artigianato pipario ci offre, oggi come oggi, un vario range di shapes e altrettante varianti ad ogni singolo modello.
Di ogni forma possiamo trovare moltemplici interpretazioni... Così facendo anche il fumatore più particolare può trovare senza difficoltà la forma che più gli aggrada.
E in questo panorama così variegato, vuoi o non vuoi, si finisce sempre con l'innamorarsi della classicità.
Una classicità che, a parere di chi scrive, è meglio rappresentata dalla "billiard".

Pur nutrendo un amore viscerale nei confronti delle rhodesian e delle bulldog non posso non ammettere quanto sia bello stringere tra le mani e fumare una bella billiard ben realizzata e con un buon bilanciamento.
La billiard è "la pipa".
La pipa per eccellenza.
Semplicità di forma, con un'eleganza senza pari.
Ideale per il neofita il quale, avendo a che fare con una pipa dritta, trova meno rogne in fase di fumata riducendo il rischio della condensa; ideale per il fumatore esperto che ne trarrà sempre e comunque fumate appaganti.
Se, dal mazzo, devo tirarne fuori un paio in modo particolare, mi vien da pensare immediatamente a due peterson: una Grafton e una Cara.


PETERSON GRAFTON 119

Una radica naturale con vera in argento e bocchino in cumberland.
Dimensioni piuttosto contenute che le donano compattezza, leggerezza ed eleganza.
Una pipa che adoro fumare e rifumare.
Un piccolo gioiello irlandese.


PETERSON CARA 15

Billiard bellissima, con una buona fiammatura, vera in argento e bocchino in ebanite.
Forse l billiard che più amo in quanto a estetica.
A mio avviso nulla da invidiare a Dunhill in quanto a classicità.


Poi... Potrei citarne tante altre in mio possesso ma preferisco non dilungarmi troppo.
In fin dei conti avrei da spender parole positive anche verso altre radiche.
Ma chissà... Forse lo farò più in la.