martedì 2 dicembre 2014

NeatPipes #24 "brandy"

L'esclusiva Brandy #24 di NeatPipes
Negli ultimi tempi, come molti di voi avranno notato, sullo store di "NeatPipes" sono diventate disponibili delle nuove pipe marchiate con il loro nome.
Proprio a questa iniziativa ho dedicato un breve articolo (potete trovarlo qui) qualche tempo fa.
Poichè la curiosità, a quanto pare, non è cosa esclusivamente femminile, ho deciso di contattare personalmente il titolare, Luca Di Piazza, per poter sapere qualcosa in più su questo nuovissimo brand.
Mi sono intrattenuto piacevolmente in chiacchiere con Luca per più di un'ora e ho scoperto che tali pipe non sono altro che le celebri "Luciano", marchio già utilizzato in passato (e "vittima" ingiusta di qualche superflua chiacchiera sulla rete) ma in escusiva per il mercato estero e che ora, grazie a questo cambiamento, diventano finalmente disponibili anche per il nostro amato "Bel Paese".
Alla luce di ciò si è palesata in me la voglia di averne una da fumare e da mettere saggiamente sotto i ferri... E tra le tante sono stato catturato in modo particolare da uno shape che ha saputo destare il mio interesse.
La pipa in questione è una bellissima brandy, uno shape identificato con il numero "#24".
Devo ammetterlo: sia lo shape che il finissaggio sono realizzati in modo impeccabile e senza la minima sbavatura.
Una qualità costruttiva davvero eccellente.
Come avrete di certo notato dalle immagini questa brandy è assai generosa e carica di legno: le sue dimensioni importanti (marchiata Gr3) la associano senza dubbio ad una Dunhill gruppo 5; il fornello è davvero molto capiente e mi sta permettendo delle fumate serali estremamente lunghe e corpose.
La vera chicca di questa radica però sta tutta in una sabbiatura fantastica eseguita nel migliore dei modi: le venature ben definite abbinate al particolare finissaggio a contrasto sono un perfetto connubio visivo e tattile. Alla mente mi ha fatto tornare le immagini di alcune meravigliose sandblasted di J.T. Cooke!
La pipa e le punzonature
Il comodo bocchino invece è in metacrilato con perno tornito e va perfettamente a battuta senza lasciare zone di filtraggio di luce.
Ma come si sta comportando questa mia esclusivissima NeatPipes in fumata? Benissimo, solo qualche lieve nota amarognola sulle primissime fumate (ma questa è normale amministrazione) e poi tutto liscio come l'olio! Per esser più precisi abbiamo a che fare con una radica di provenienza toscana e con una stagiontura non inferiore ai 3 anni.
La qualità c'è. La si vede e la si sente tutta.
L'intero rodaggio è stato svolto solo ed esclusivamente con Trinciato Comune. Credo che il suo utilizzo sarà destinato principalmente ai trinciati mediterranei. Date le dimensioni fumerò questa brandy solo dopo cena quando, staccando la spina, le opportunità di vero relax saranno totalmente garantite.
È opportuno soffermarsi un istante anche sulla punzonatura, dato che ogni pipa ne è abbondantemente provvista permettendoci di individuare: nome del produttore; luogo e anno di realizzazione; shape; finissaggio; gruppo.
Tirando le somme bisogna ammettere che questa mia prima NeatPipes mi ha proprio convinto: ottima radica, shapes interessanti e buone fumate assicurate. Mi auguro che lo standard qualitativo e costruttivo continui a rimanere alto come da me riscontrato.
A mio avviso uno degli aspetti più interessanti delle NeatPipes è rappresentato dal fatto che, forse per la prima volta, siamo dinanzi a delle pipe che non vengono realizzate da artigiani esterni e su commissione, ma prodotte nel laboratorio dell'atelier... Per l'atelier! Inoltre, per onor di cronaca, bisogna aggiungere che tutti gli shapes sono disegnati da Luca Di Piazza in persona, quindi su ogni pipa c'è un vero tocco di originalità che va ben oltre la semplice (si fa per dire) reinterpretazione di una forma classica in tutto e per tutto. Basta ricordare la famosissima collaborazione "Pease/Di Piazza" per comprendere quanto sano talento si nasconda dietro ogni singola NeatPipes...
Avere per le mani un nuovo brand tra cui potersi orientare non può che farci bene. Consiglio a tutti di provarne almeno una perchè sono certissimo che non ne avrete in cambio delusioni.
Per me questo nuovo progetto è da considerarsi pienamente promosso.
La particolare colorazione e la bellissima, profonda sabbiatura