lunedì 28 settembre 2015

Acquisti U.S.A.? Forse preferirei evitare...

Butz-Choquin "D'Accord' shape 1596
Era fine agosto quando, per motivi vari ed eventuali, mi sono ritrovato a dover gestire l'acquisto di una pipa da un importante store americano per conto di un caro amico poco avvezzo con i moderni sistemi dell'e-commerce.
La pipa da lui scelta era una simpatica Butz-Choquin square panel della linea "D'Accord", serie di livello medio/basso ma più che adatta ad un uso intensivo e quotidiano.
La pipa in questione era da loro presentata in rete solamente con una foto, ma fin qui nulla di strano: una radica economica (sulle 60€ circa) non ha di certo necessità di un servizio fotografico completo, posso capirlo. Ma alla richiesta fatta via mail di poterla guardare sotto un altro paio di angolazioni la risposta è stata secca: "non disponiamo di macchine fotografiche e quindi non è possibile fare altri scatti". Strano che un negozio online con vendite a livello globale non abbia la possibilità di scattare un paio di foto per un cliente. In Italia, tutto sommato, questo "gran privilegio" non mi è stato mai negato...
Ma nonostante tutto il mio amico decide comunque di acquistare la pipa fidandosi esclusivamente del lato sinistro della stessa (l'unico visibile in foto) e quindi portiamo a termine la transazione.
La Butz-Choquin arriva a destinazione senza intoppi e con il dovuto dazio doganale... Ma all'apertura del pacco notiamo immediatamente una cosetta assai curiosa.
Il bocchino, nella parte terminale, mostra in modo inequivocabile i tipici segni di lieve usura da morso: quasi certamente qualcuno prima di noi ha avuto il gran piacere di stringere questa pipetta tra i denti. Aspetto molto curioso dato che stiamo parlando di una pipa nuova e quindi mai fumata.
Naturalmente il mio amico per evitare noiose perdite di tempo ha preferito tenersela lasciando a me il compito di rimuovere i segni dal bocchino. Dischi con paste abrasive e brillantanti hanno fatto il resto risolvendo il problemino. Nulla di impossibile, sia chiaro, ma l'idea di dover ricevere un oggetto da fumo sapendo che qualcun altro lo abbia masticato al posto mio mi lascia effettivamente sgomento.
Naturalmente, segnalato l'inconveniente allo store è stata saggiamente offerta la possibilità della sostituzione o del rimborso specificando che per loro quelli non erano segni di denti, cosa che invece mi sento di confermare ciecamente... Ma il punto non è questo: prima di vendere bisognerebbe accertarsi della completa condizione di una pipa, ancor più se è stata infilata nella bocca di chissà chi.
Questa mia esperienza d'acquisto americana, anche se indiretta, mi ha lasciato parecchio su cui riflettere. Già l'impossibilità di poter valutare una pipa facendo riferimento ad almeno 2/3 immagini mi avrebbe spinto senza dubbio a non portare a termine alcuna trattativa... Ma se poi mi tocca ricevere un bocchino con tangibili segni di usura non avrei bisogno di pensarci due volte: il pacchetto riparte per gli Stati Uniti e "a mai più rivederci".
Penso che sarà davvero difficile vedermi fare acquisti in terra americana, soprattutto da uno store che non ha saputo mostrare la giusta dose di serietà.
Mi tengo stretti i miei negozi italiani, è sicuramente meglio.
Il bocchino rimesso a nuovo