lunedì 21 marzo 2016

Nuttens pipe


Durante i miei consueti giri su E-bay mi sono imbattuto più volte in un venditore francese ("pipes-estate") che propone quasi esclusivamente pipe di vecchia produzione (a volte nuove, a volte restaurate) a prezzi più che validi. Non è di certo l'unico ad offrire tali chicche sul web, ne siamo più che convinti, ma qualche tempo fa tra le sue aste ho visto saltar fuori un paio di radiche firmate con un marchio a me del tutto sconosciuto: "Nuttens".
Questo nome, in tutta onestà, non mi diceva assolutamente nulla e le varie ricerche svolte sul web non hanno portato a grandi risultati.
La curiosità però era troppa... E quindi ho contattato il venditore per fare la tanto agognata chiarezza.
Così facendo ho avuto modo di conoscere, tramite posta elettronica, Bruno Nuttens, alias "pipes-estate".
Mr. Nuttens non è altro che un buon riparatore francese, uno di quelli che (per pochi Euro) sono capaci di rimettere a nuovo anche la pipa più malandata dandole nuova vita.
Proprio questo suo mestiere lo ha spinto ad aprire un account sulla "baia" per rimettere in gioco pipe da lui saggiamente restaurate.
Il suo sito web, per i più curiosi, è "reparations-pipes.fr". I prezzi richiesti per le sue prestazioni sono abbastanza abbordabili e onesti.
Ma veniamo ora alla parte più interessante: anche Mr. Nuttens, proprio come Talbert, ha deciso di recuperare un po' di teste di radica sbozzate a St. Claude almeno una ventina d'anni prima allo scopo di ultimarle e metterle in vendita marchiandole a proprio nome.
Ecco quindi svelato il mistero.
Tali pipe sono marchiate con l'anno di produzione e con la lettera "C" (Custom), vale a dire realizzate partendo da teste acquistate pretornite e successivamente "completate" dall'artigiano.
Le radiche, soprattutto sabbiate, a prima vista sembrerebbero di buona qualità, ben rifinite e spesso adornate con vere e bocchini in ebanite, cumberland o corno.
Il vantaggio di prendere una Nuttens? Semplice: la lunga stagionatura più che ventennale e l'opportunità di portare a casa una buona pipa spendendo cifre contenute che oscillano tra gli 80 e i 120€.
Mica male.
Naturalmente la curiosità era tanta e non ho saputo resistere: ho preso la mia Nuttens e ho avuto modo di testarne la fattura e la capacità di fumata.
La prescelta è una elegantissima "tomato" sabbiata: la radica lascia intravedere un gradevolissimo grain ed è ultimata con una tinta che si avvicina molto a certe colorazioni di casa Dunhill (il finissaggio è praticamente vicino al classico Cumberland, anche se il flash nelle foto tende ad ingannare).
Il giusto completamento dell'opera è un bocchino in cumberland ricavato a mano da barra, dotato di un dente a dir poco meraviglioso (è di una comodità pazzesca) e di una foratura che nella parte terminale si apre a "coda di rondine" garantendo una diffusione di fumo ottimale al cavo orale.
Le premesse dal punto di vista prettamente estetico ci sono davvero tutte, inoltre la leggera curva del bocchino dona all'insieme un piacevole slancio.
La pipa, paragonabile per dimensione ad una white spot gr2 o 3, è stata rodata interamente con Mac Baren "Navy Flake" utilizzando il classico sistema dei caricamenti graduali: dopo una decina abbondante di fumate, giunti ormai a pieno fornello, la pipa ha iniziato a raggiungere il suo optimum. Durante questo percorso mai una goccia di condensa: una radica bella asciutta, dolce, generosamente forata e degna di ottime fumate.
Attualmente è stata convertita alle english mixtures.
La mia prima Nuttens mi è costata appena 85€ e vale ogni suo centesimo.
Ne sono più che soddisfatto.
Qualche settimana dopo aver scoperto il suo marchio Bruno Nuttens ha realizzato un sito per vendere e promuovere le pipe marchiate a suo nome: nuttenspipes.com. Il mio consiglio è quello di tener d'occhio le sue future creazioni. Il loro punto forte è semplice da individuare: "poca spesa... Per un'ottima resa".
Una felice scoperta "made in France".