lunedì 1 maggio 2017

Collezionare radica


Per dedicarsi totalmente al mondo della pipa non serve poi uno sforzo economico tanto immenso. Per poter gestire un'esistenza tranquilla da fumatore tre pipe sono e saranno più che sufficienti.
Con un'adeguata rotazione le tre radiche appena citate riusciranno ad accompagnarci per tutta la vita.
Ma allora perchè sempre più  fumatori tendono ad avere molte pipe in casa?
I motivi potrebbero essere davvero molteplici...
I motivi che hanno spinto il sottoscritto ad avere una collezione di 200 e più esemplari (ancor oggi il numero é in crescita costante) e ad averne maneggiate e rivendute altrettante sono da rintracciarsi soprattutto nel fascino che ogni singola radica é capace di trasmettere.
C'é chi vive la pipa quasi come fosse un'autovettura: quest'ultima ha uno scopo ben preciso ed é quello di semplificarci gli spostamenti, l'altra invece ha come scopo primario quello di bruciare tabacco. Se anche voi rientrate in questa categoria le fantomatiche tre pipe continueranno ad essere la soluzione più ovvia.

Per me invece le cose prendono una piega differente.
Io adoro la pipa come strumento da fumo... Ma allo stesso tempo ne apprezzo terribilmente le linee, le forme, i particolari e le intuizioni costruttive.
Per farla breve: ogni pipa é per forza di cose caratterizzata da una sua intima unicità, dall'innata capacità di trasmetterci sempre sensazioni irripetibili, sia tattili che di fumata... E credo che questo sia alquanto innegabile.
Da qui la mia voglia di trasformare "un vizio", quello per il fumo, in una passione capace di sfociare nel collezionismo.
Gli americani dal canto loro hanno avuto la geniale (??) idea di iniziare a parlare di P.AD., abbreviazione che sta per "pipe acquisition disorder", quasi a voler accostare l'acquisto delle nostre amate radiche a chissà quale tipologia di "disturbo". Ebbene, pur riflettendoci continuo a non riuscire ad apprezzare una definizione di questo tipo. I miei acquisti non sono dettati dalla necessità indomabile di riempire una nuova rastrelliera, assolutamente no. Ogni radica sulla quale investo deve avere la capacità di far scattare una piccola e magica scintilla. Nessun disturbo compulsivo. Solo tanta voglia di sperimentare, di provare nuovi shapes, nuovi materiali e esperienze di fumata differenti. Ovvio che a volte ci si renderà conto di aver portato a casa uno strumento da fumo poco congeniale... Ma niente paura: in queste occasioni (per me sempre più rare dato che sono diventato nel tempo un acquirente particolarmente accurato ed esigente) il mercato del rodato ci darà una mano non indifferente.
Se oggi in casa mia ci son più di 200 pipe (il numero esatto, onestamente, non lo so con certezza) i motivi sono solo ed esclusivamente questi appena citati.
Potrei vivere fumando sempre e solo le fantomatiche tre pipe?? Assolutamente si... Ma la voglia di innamorarmi e di stupirmi dinanzi alle creazioni di vecchi e nuovi artigiani mi spinge, ancora una volta, ad ampliare le mie rastrelliere.
É un male? Non credo lo sia.