venerdì 2 febbraio 2018

Paronelli “Maigret”


Per mia tendenza non amo dedicare pipe a determinati tabacchi.
Le sole distinzioni che raramente mi prefiggo sono quelle tra “pipe da english mixtures” e “pipe per tabacchi tendenzialmente naturali”.
Ma si sa: c’é sempre un’eccezione pronta a confermare le nostre regole.
L’unica pipa della mia personale scuderia che va effettivamente al di là degli schemi sopra citati é una Paronelli “made in Gavirate”.
Trattasi di una bella ed imponente billiard in stile “Maigret” dotata di una abbondante capienza e di una rusticatura molto interessante. Un bocchino in metacrilato e una vera in argento 925 completano degnamente l’opera.


Decisi di concedermi questo acquisto, risalente a qualche annetto fa, perchè era mia intenzione aggiungere alla rastrelliera una pipa del suo calibro che, allo stesso tempo, fosse capace di accomunare una buona qualità ad un prezzo più che onesto (va detto che attualmente il listino prezzi é stato ritoccato e non di poco).
La Paronelli in questione faceva (e fa tutt’ora) al caso mio.
Come accennavo questa Maigret esula dalle mie solite abitudini in quanto é stata dedicata in via del tutto esclusiva a “bruciare” rigorosamente i beneamati sigari di foggia toscana.
Sarà capitato certamente a moliti di voi di aprire una confezione di “storti” e trovarsi dinanzi ad una brutta e spiacevole sorpresa: notare quell’esemplare difettato, magari con una fascia che tende alla scollatura o con varie crepe disseminate in lungo e in largo... Ecco, sono proprio questi sigari meno fortunati (o forse, al contrario, prescelti) che hanno il privilegio di finire dentro la mia capiente billiard: una volta sbriciolati con cura e metodo (in questo articolo ho descritto la fase preparatoria: “Preparare il Toscano alla pipa”) sanno regalarmi delle fumate a dir poco magnifiche.
Soprattutto durante i periodi di maggiore arsura, quando il caldo si fa davvero tenace, una pipata di toscano in giardino si tramuta in cosa assai gradita, meglio se nelle ore pomeridiane o serali.
Nel tempo, questo specialissimo trattamento a base di sigaro italiano ha portato alla formazione di una crosta molto compatta ed omogenea. Un’autentica pipa al sapor di toscano.
Un’ottima Paronelli della quale non rinnego l’acquisto (nonostante il sottoscritto non sia un amante di pipe eccessivamente massicce e generose).
Attenzione però: i sigari toscani, se fumati in pipa, si presentano molto più scorbutici ed invadenti del solito, quindi consiglio sempre di anticipare la fumata con un buon pranzo sostanzioso!

“Vest Pocket” in vitello con toscano sbriciolato pronto per l’uso