lunedì 18 giugno 2018

Peterson “Outdoor Natural”


Da qualche anno a questa parte la “pipa corta” sembra essere tornata in piena ribalta. 
La sensazione è che i ritmi di vita poco rilassati dei nostri tempi si accostino perfettamente a pipe di questo tipo per via della loro indiscutibile praticità d’uso: anche in situazioni in cui le nostre mani sono impegnate a fare ben altro la loro lunghezza ridotta rende la fumata comoda ed efficace. 
Sono svariati i brands che nel tempo hanno offerto pipe di questa tipologia e sarebbe più che doveroso citare Dunhill e la sua nosewarmer di appena 8 cm di lunghezza come massimo esempio. 
Anche Peterson, all’interno del suo vastissimo catalogo, può annoverare le meno note “Outdoor” pipes: shapes classici ma con bocchino ridimensionato allo scopo di dar vita ad una pipa “da passeggio”. 
Il difetto di queste pipe irlandesi? Sicuramente la scarsa cura estetica che le costringeva, purtroppo, a perdersi nel mazzo  delle varie entry level dell’azienda: la radica assai scura, per nascondere magagne varie ed eventuali, ed un modesto inserto metallico non contribuivano di certo a nobilitarla. 
Quest’anno però qualcosa è cambiato...

giovedì 7 giugno 2018

Briar Works “Signature”: Todd Johnson “fugu blowfish”


Il marchio Briar Works, come già saprete, nasce in Tennessee dalla stretta collaborazione di due pipemakers statunitensi. Strada facendo però Todd Johnson decide di abbandonare il progetto lasciando tutto nelle mani del collega Pete Prevost. 
Proprio nell’ultimo anno il brand sembra tornato pienamente all’attivo con una produzione differente, più vicina alle linee classiche della pipa (lasciando morire i sottomarchi “Icarus” e “Neptune”). 
Sotto certi aspetti, il distacco di Todd si è fatto sentire chiaro e forte: l’anima più estrosa era effettivamente la sua e quindi alcune produzioni più particolari, punzonate “Signature”, sono andate a scomparire del tutto. 
La mia fortuna è stata quella di averne acquistata una in tempi poco sospetti. 
La mia passione per le “blowfish” è sempre stata in prevalenza concettuale: quelle linee perfettamente studiate e trasferite su radica mi hanno sempre affascinato, lasciandomi addosso la voglia di poterne inserire almeno una nella mia personale collezione. 
Ed è quanto accaduto, proprio con una Briar Works.