domenica 7 ottobre 2018

Job Pipe: la pipa da sigaro


È stata presentata già da qualche mese la “Job Pipe”, un particolare ed atipico strumento da fumo che nasce con uno scopo ben preciso, cioè quello di trasformare la semplice fumata di un sigaro di foggia toscana in un’esperienza nuova e differente.
Ma questa “pipa fumasigaro” riesce nell’impresa? Sicuramente si, fumare con l’ausilio di una Job Pipe è divertente, un’alternativa curiosa e particolare che ci permette di godere il nostro toscano bruciandolo quasi per intero.
L’ideazione nasce direttamente dalla mente di Simone Morri, titolare della Tabaccheria del Corso di Rimini ed è realizzata da Stefano Santambrogio. Non meno importante l’apporto di un altro pipemaker, Gamboni, nella realizzazione concettuale del bocchino.
Per approfondire un tantino meglio la questione Job Pipe ho deciso di fare dieci semplici domande a Simone, il quale si è reso immediatamente disponibile.
Ecco come sono andate le cose.



1) Come è nata l’idea della Job Pipe? Perchè un nome così insolito per un “fumasigaro?
Job Pipe perchè ho fatto della pipa il mio lavoro.
Job Pipe perchè nella quotidianità è una pipa comoda da portare sempre con sè.
Il “braccio muscoloso” sul fondello della pipa è un simbolo di forza dirompente, come quello che sta avendo sul mercato.

2) La scelta di affidarti nuovamente a Santambrogio è legata al particolare feeling lavorativo che hai già instaurato con lui per via delle precedenti e comuni collaborazioni o ci sono altre motivazioni?
L’affidabilità in primis. In questi anni ho instaurato con Stefano un rapporto speciale.
Stefano è bravo, preparato e la sua tradizione è al servizio delle mie idee innovative.

3) Parliamo materialmente della Job Pipe: gli addetti ai lavori noteranno sicuramente una certa somiglianza con la “Sailor” di Tom Eltang. Questa assonanza tra i due lavori è casuale o hai comunque preso in prestito quel concetto di linea estetica?
Credo che la Job Pipe sia una rivisitazione non solo della Sailor di Eltang, ma anche della Duke di Dunhill e perchè no, anche dei modelli già esistenti di pipe da sigaro.
Direi di aver fatto mie più idee... Ma per questioni di praticità una pipa per sigaro sarebbe stata molto più comoda se stand up e la forma ideale quella che più somigliava a quella di un sigaro, quindi una poker.

4) La Job Pipe si presenta agli occhi del fumatore come uno strumento dal design effettivamente “minimal”. Ci racconti qual è stata la difficoltà maggiore che avete incontrato in fase progettuale e realizzativa?
Fare una pipa è semplice, fare una bella pipa non è mai facile. la Job pipe è una fumasigari compatta, comoda e leggera... Ma soprattutto proporzionata. Ho l’occhio molto allenato e piuttosto preciso, specialmente nel campo pipe. Se ci fai caso, la lunghezza del bocchino è pressapoco uguale all’altezza del fornello, il diametro del cannello è circa 1/3 della largezza del dente del bocchino e 1/6 della larghezza della testa... E via dicendo.
In fase lavorativa la difficoltà maggiore è stata quella relativa al bocchino ed il suo innesto. Un gran ringraziamento va a Gian Maria Gamboni perchè la sua bravura è stata la mia salvezza. Il bocchino quindi è “designed by” Gamboni.

5) Suppongo che la foratura del fornello abbia richiesto particolare attenzione dato che deve garantire la possibilità di alloggiare al suo interno una variegata tipologia di sigari toscani. Come avete superato questa fase?
Il foro è stato progettato seguendo la linea dei vari modelli di sigari, facendo affidamento anche alle mie conoscenze in materia. Diversi bocchini da sigaro sono stati fonte d’ispirazione, ma per serrare i differenti diametri ho effettivamente calcolato una linea inclinata che ha determinato anche la profondità stessa del foro... Ho ipotizzato e disegnato un foro “giusto” e le capacità di Santambrogio hanno fatto il resto. Poi sono arrivati i test e ti garantisco che ho giovato non poco nel testare i vari sigari bitroncoconici in pipa.

6) Questa “pipa da sigaro” è composta da tre elementi distinti: testa in radica, cannello in carbonio e bocchino in acrilico. Come mai hai optato per un materiale come il carbonio? Si tratta di una scelta puramente estetica o anche funzionale?
Ovviamente entrambe le cose. Il carbonio è il top! Le sue particolari caratteristiche gli consentono di essere estremamente funzionale anche come cannello per pipa. La sua resistenza al calore gli permette di raccordare due elementi differenti come la testa in radica ed il bocchino in metacrilato: non dilatandosi risulta il miglior elemento per conferire stabilità e durevolezza nel tempo... Ma non solo, perchè la sua “freddezza” apporta sensibilmente una migliore resa aromatica e gustativa del fumo. 
Inoltre, contrariamente alla radica, il fumo attraversando il carbonio non lascia residui e sporco permettendo di percepire in maniera limpida tutta l’evoluzione della fumata.
In una parola: è un materiale perfetto. 

7) I tre elementi dello strumento sono totalmente smontabili e potrebbero essere disgraziatamente rotti o smarriti. È (o sarà) possibile acquistare un nuovo cannello o un nuovo bocchino separatamente?
È previsto un kit che sarà fornito ad ogni rivenditore. La Job Pipe permette anche con estrema facilità di essere sostituita nelle sue parti, compreso il bocchino con differenti colorazioni. 
Offriamo un’assistenza completa al 100%!

8) Attualmente i finissaggi disponibili sono due: liscio e rusticato (pettinato). È in programma per il futuro anche un sabbiato?
Caro Kinski tu mi conosci e sai benissimo che sono un vulcano d’idee, quindi aspettati novità anche per il discorso “finiture”... Ma ogni cosa a suo tempo!

9) Noto con piacere che il progetto “Job Pipe” non vuole rimanere relegato dentro le mura della tua tabaccheria ma è rivolto ad una distribuzione aperta su tutte le rivendite interessate dello stivale. Stai ricevendo riscontri positivi?
Positivissimi!! Questo è il prodotto che mancava al mercato del sigaro e ha facilmente trovato terreno fertile in tantissime rivendite specializzate in accessori per fumatori. 
Più elementi sono stati la chiave di questo successo:
- Il design
- La qualità e resa in termini di gusto del sigaro fumato
- La possibilità di essere fumata come una pipa classica (fumate di circa 15/20 minuti)
- La comodità del trasporto, grazie anche alla pochette modello “fondina” originale
- L’esclusiva che offro ad ogni rivenditore per la sua città/zona
- Il prezzo 
In ultimo, ma sicuramente non meno importanti, ci sono i feedback positivi dei clienti. Il web ha scoperto la Job Pipe anche grazie a chi la fuma soddisfatto ed entusiasta. 
Questa pipa crea un legame forte tra chi la vende e chi la fuma. 

10) Ultima domanda: dicci la verità, cosa ne pensa Stefano Santambrogio di questo particolare strumento da fumo? È un pipemaker da sempre legato alla classicità della pipa e quindi sarei curioso di conoscere, anche se indirettamente, il suo pensiero su questa simpatica e bizzarra variazione sul tema.
Ogni volta che ci penso sorrido. 
Santambrogio si fida ciecamente di me,abbiamo collaborato in tanti progetti, anche complessi, ma questa volta è stato proprio preso di sorpresa! Era effettivamente inevitabile, proprio non se lo sarebbe mai aspettato di dover produrre pipe da sigaro. 
Solo io ho avuto da subito una visione dell’insieme, capendo l’importanza e l’impatto che avrebbe potuto avere la Job Pipe nel mondo del lento fumo.