giovedì 31 gennaio 2019

Al Pascià “1906”


Se c’è una cosa che Al Pascià sa fare più che bene è prendersi cura dei propri clienti, vecchi e nuovi, dando loro l’opportunità di toccare con mano non soltanto la cortesia e la competenza che da sempre contraddistingue il loro marchio, ma soprattutto radiche e pelletteria di assoluto livello.
E questa specialissima attenzione non trova sosta da un centinaio d’anni.
Negli ultimi tempi è stata la Curvy l’oggetto di assoluta rappresentanza, un progetto che ha portato ad una serie di vendite pazzesche che le hanno garantito una diffusione a macchia d’olio su scala mondiale. Il risultato? Aver dato la possibilità ad ogni fumatore di conoscere i vantaggi di un sistema, il “reverse calabash”, che fino ad allora era strettamente legato ad un mercato prettamente artigianale (e con dei prezzi certamente più sostanziosi). Il mondo Curvy, ormai consolidato, verrà arricchito e ampliato nel tempo con nuovi ed interessanti modelli.
Oggi invece la storica bottega milanese presenta al pubblico una nuova linea, sicuramente più vicina ai gusti del fumatore canonico: la “1906”.


Questa nuova iniziativa ha come principale obiettivo quello di allargare la già esistente “Classic Line” con una modellistica anch’essa tradizionale, di stampo inglese e, soprattuto, interamente hand made.
Le radiche di partenza sono di assoluto livello e selezionate personalmente da Mimmo Romeo nelle proprie segherie, già questo piccolo dettaglio ci lascia intendere quanta attenzione e cura sia stata riservata al progetto. La modellistica, come già accennato, prende spunto dai grandi shapes classici aggiungendo loro quel tocco di personalità maturata dalla famiglia Sportelli in ben 112 anni di attività  (il nome della serie, non a caso, sta ad indicare proprio l’anno di apertura dell’Al Pascià).
Il materiale scelto per i bocchini è il metacrilato (sia a tinta piena che variegata) accoppiato ad un perno in teflon “antirottura” per garantire una maggior tenuta e resistenza alle sollecitazioni, i finissaggi invece sono solamente due: liscio (senza alcun punto di stucco) e sabbiato. Per quanto concerne il fornello va messa in evidenza la presenza di un trattamento waterglass che faciliterà la formazione della camicia di carbone durante le prime fumate.
Ogni singolo esemplare è realizzato a livello artigianale qui in Italia da un valido e selezionato team di pipemakers, ognuno dei quali ha il compito di occuparsi di una determinata tipologia di lavorazione.
Altro aspetto interessante è quello relativo alle punzonature poichè l’obiettivo di “sporcare” la radica il meno possibile ha spinto verso una soluzione “minimal”: su ogni pipa possiamo individuare solamente il logo di Al Pascià da un lato e la dicitura “1906” dall’altro. Non esiste alcun grading poichè i due finissaggi non si suddivideranno in sottocategorie.
Tutte le radiche sono di dimensione media e, volendo fare un paragone con Dunhill, possiamo definirle sovrapponibili a delle Gruppo 3.
La “1906”, pur essendo un prodotto “hand made”, ha come principale obiettivo quello di coniugare la qualità ad un prezzo medio e non proibitivo (che si attesta attorno alle 200€), garantendo un’ottima resa in fumata e l’unicità di ogni singolo esemplare.
A questo punto bisogna solo acquistarne una e godersi delle buone fumate, consapevoli di stringere tra le mani uno strumento da fumo interamente “made in Italy”.
Le Al Pascià “1906” sono disponibili e visionabili facendo clic “qui”.