venerdì 20 dicembre 2019

Dunhill “3108”: una Chestnut per Natale


Che le festività più amate dell’anno siano ormai imminenti lo si avverte non solo nell’aria ma anche sul web, basta dare un’occhiata allo store online di Al Pascià per notare che la selezione di pipe Dunhill (assieme a tante altre) è stata rimpinguata costantemente con pezzi notevoli già a partire dal mese di novembre. 
Perché parlo in maniera specifica delle “White Spot”? Semplice: perchè un regalino per Natale penso di essermelo meritato... Ed è stata mia intenzione puntare proprio su questo brand. 
Vista la mia (ovvia) passione verso lo shape rhodesian mi sono lasciato sedurre in maniera feroce da una “3108” in finitura Chestnut caraterizzata dalla presenza di una vera in argento. 
Naturalmente la pipa in questione ha già raggiunto la mia rastrelliera con un po’ di anticipo, questo per evitare di incorrere in ritardi e problemi di consegna che, come ben sappiamo, tendono ad aumentare in modo esponenziale a ridosso dei periodi di festa. 

mercoledì 13 novembre 2019

Review: Scaferlati Caporal


Marca: Mac Baren
Nome tabacco: Scaferlati Caporal
Origine: Danimarca (ma la sua storica origine è tutta francese)
Master blender: Mac Baren
Trattamento: 
Confezione: Busta da 40g
Pipa utilizzata (costruttore/modello/serie): Dunhill, Peterson, Al Pascià 

sabato 2 novembre 2019

Gigliucci: l’amico e l’artigiano


La settimana che sta per concludersi è stata senza dubbio parecchio interessante. 
Sono riuscito finalmente ad evadere dalle solite routine quotidiane concedendomi tre giorni di relax un po’ fuori dagli schemi: preparati armi e bagagli mi sono diretto in Toscana, destinazione Caldana, per raggiungere l’amico e pipemaker Andrea Gigliucci. 
Naturalmente non sto a sottolinearvi quanto profondo e sincero sia stato il senso di ospitalità riservato da Andrea e Francesca (la sua compagna) nei confronti miei e della mia famiglia. 
Abbiam trascorso delle giornate veramente meravigliose, gustando la genuina cucina locale spingendo il pipemaker toscano ai fornelli: clamoroso ed indimenticabile il panino al lampredotto che ha preparato per noi, un’esperienza gastronomica da sogno!!!
Ma come è giusto che sia, nonostante tutta la convivialità, non potevamo esimerci dall’affrontare l’argomento pipa. Partendo da una mia piccolissima voglia, cioè quella di una “rhod warmer” (una rhodesian brucianaso), abbiam passato un po’ di tempo nel suo laboratorio e ho avuto modo di riprendere Gigliucci durante le varie sessioni di lavoro. 
Ciò che ne è scaturito è ben visibile nel video qui sotto. 
Vi auguro una buona visione e rinnovo i miei ringraziamenti ad Andrea, grande amico e grande artigiano, per averci aperto non solo le porte del laboratorio... Ma soprattutto quelle di casa.
Non è cosa da tutti. 


sabato 13 luglio 2019

Rodger of Sheffield “Pipe Knife”


Oltre alla passione per le pipe nutro da sempre un particolare interesse nei confronti delle lame, non a caso ho sempre con me uno dei miei tanti coltellini (generalmente un multitool della svizzera Victorinox) che spesso si sono dimostrati di grande utilità. Per questo motivo mi sono sentito spinto a guardarmi attorno, alla ricerca di qualcosa di similare che potesse essere accostato alla pipa. 
È vero, sono il felicissimo possessore di un tamper della Forge de Laguiole e basterebbe lui, da solo, per placare la voglia di accaparrarsi un qualunque altro premitabacco... Ma si sa, la nostra è una passione spesso difficile da tenere a bada. 
Ed ecco che, trasportato dalla curiosità, mi sono fatto recapitare un oggettino prodotto dall’inglese Joseph Rodger of Sheffield: il “Pipe Knife”. 
Questo “coltello da pipa” ha le tipiche dimensioni di un classico temperino da tasca, è dotato di una lama a punta tonda con impugnatura facilitata (ideale per la rimozione della crosta carboniosa del fornello) e di un indispensabile ago. In una delle estremità, invece, è presente il classico tamper, fisso e con posizione lievemente inclinata. La manicatura del modello da me acquistato è in legno nero, ma è disponibile anche in altre essenze e materiali (corno incluso). 
Il pipe knife, nonostante il suo aspetto piuttosto démodé, svolge egregiamente il suo lavoro ma non è esente da qualche difetto... Uno su tutti la scelta a tratti errata di alcune componenti interne: trovo strano che per le cartelle di questo oggetto si sia adoperato l’ottone, un materiale con un’elevata predisposizione verso l’ossidazione. Personalmente avrei optato verso metalli capaci di resistere meglio nel tempo. 
Tutto sommato sono però soddisfatto dell’acquisto: l’estetica non è delle più accattivanti (a meno che non siate amanti delle linee tipicamente vintage) ma è pratico e comodo da tenere in tasca. Inoltre il Rodger è dotato di un comodissimo fodero in pelle nel quale riporlo alla fine di ogni utilizzo. 
Per meglio valutare il “Pipe Knife” vi lascio alla visione di un breve video che vi aiuterà a comprendere meglio fattezze e dimensioni. 


giovedì 30 maggio 2019

Colibri “Sherlock” pipe tool


Per quanto riguarda gli “utensili da pipa” ho già da tempo trovato la mia dimensione con un meraviglioso e perfetto tamper realizzato dalla “Forge de Laguiole” (di cui ho precedentemente parlato qui) e, ad oggi, non credo che esista qualcosa che possa farmi seriamente cambiare idea.
Ovvio è che spesso tendo comunque a mettergli accanto altri oggettini, anche di tipo economico, sicuramente più pratici da portare con se (uno su tutti il classico ed indistruttibile “chiodo” marchiato Brebbia) e che in caso di accidentale smarrimento non vadano ad arrecarmi troppo dolore. L’unico vero problema però è la mia tendenza a dimenticarmeli facilmente a casa... Quindi sovente mi ritrovo in giro senza la possibilità di fare affidamento su di essi.
Qualche giorno fa, invece, mi è stato regalato un pipe tool prodotto dalla Colibri che ho trovato fin da subito estremamente comodo e funzionale.

martedì 2 aprile 2019

Kiseru


Tra i tanti strumenti da fumo a nostra disposizione ce n’è uno che da tempo ha destato la mia curiosità: le pipe kiseru. 
Sono sempre stato un appassionato di alcuni aspetti della cultura giapponese, soprattutto di quella prettamente alimentare... E naturalmente, da fumatore di pipa, ho subìto anche la naturale attrazione verso il mondo del loro “fumo tradizionale”. 
Le kiseru sono pipe atipiche: generalmente piuttosto lunghe e con un fornello di dimensione estremamente ridotta, capace cioè di restituirci delle brevissime fumate. 
Sono composte da tre elementi ben precisi:

  •  “Ganbuki”, il piccolo fornello metallico;
  •  “Rao”, il cannello intermedio in legno o bambù (in alcuni casi metallo);
  •  “Suikochi”, il bocchino. 

lunedì 25 marzo 2019

Dirk Heinemann “swimming blowfish”


Ci sono pipe che non hanno neanche bisogno di tempo per conquistarti: basta poggiare lo sguardo su di esse per un istante appena e se ne rimane pesantemente folgorati. È una sensazione particolarissima che da qualche anno avverto con minor frequenza sulla mia pelle (complice un mercato che di certo non sta proponendo nulla di altamente eclatante, fatta eccezione per un paio di artigiani) ma che, con gran gioia, ho avuto modo di rivivere proprio qualche mese fa, quando ho avuto la fortuna di poggiare gli occhi su un oggettino realizzato da Dirk Heinemann, un validissimo pipemaker tedesco. 
Dirk, a differenza di molti suoi colleghi, mostra chiaramente di dar vita a realizzazioni dotate di “anima”, caratterizzate da cifre stilistiche ben definite ed immediatamente riconoscibili. E quando acquisto una pipa è proprio questo che cerco: una sua specifica “unicità”. 

lunedì 11 marzo 2019

“Compass” by Nording



“Se qualcuno porta con se questo simbolo
non perderà mai la propria strada
nella tempesta o nel cattivo tempo,
anche se attraversa un sentiero
a lui sconosciuto.”

Manoscritto di Huld


A causa della strana tendenza che sta spingendo molti fumatori verso l’acquisto e l’esaltazione di pipe dal design tendenzialmente “minimal” ho deciso di cedere anch’io alle tentazioni portandomene a casa una. 
L’obiettivo primario, naturalmente, era quello di testarla valutandone gli eventuali pro e contro. 
La mia scelta è stata fin troppo facile e ho puntato sulla serie “Compass” prodotta in terra danese dalla Nording. 
Il modello da me selezionato è Il top di gamma, caratterizzato quindi da una testa liscia e in radica naturale (purtoppo abbastanza anonima) e viene venduto con un classico sacchetto in tessuto recante il logo del prodotto, il tutto è poi contenuto all’interno di un astuccio in finta pelle con zip e laccetto da polso.

lunedì 18 febbraio 2019

Moonshine “Devil Anse”


Ed eccomi pronto ad iniziare il 2019 con il primo, vero articolo del nuovo anno.
Quella che mi accingo a mostrare è una “pipetta” acquistata qualche mese fa, un oggettino realizzato in America dalla “Moonshine Pipe Company”, una costola appartenente all gruppo “Briar Works” (azienda di cui ho già avuto modo di parlare in passato proprio su queste pagine). Gli shapes prodotti sotto questo brand sono all’incirca sei: l’ormai celebre “devil anse”, la particolare “devil dog”, la stravagante “cannonball”, la “devil egg”, la “pot still” e la “stoker”. 
Lo shape da me acquistato e focus di questo articolo è il primo, denominato “Devil Anse”, e credo proprio che debba il suo nome alla serie televisiva “Hatfields & McCoys” del 2012, nella quale uno dei due protagonisti, Devil Anse Hatfield (interpretato da Kevin Costner), fa sfoggio di una pipa dalla linea pressoché similare. 

sabato 2 febbraio 2019

Restyling!!


Anno nuovo... Vita nuova!!
Quale miglior modo per iniziare il 2019 se non dando una sanissima “svecchiata” al design dell’intero blog?
Era una cosa che andava fatta da tempo immemore ma che rimandavo puntualmente ogni volta... Perchè diciamocela tutta: preferisco impiegare il mio tempo libero a parlar di pipe e tabacchi piuttosto che smanettare con quella miriade di paramentri stilistici che si nascondono all’interno di un blog... Però era una cosa che si faceva sempre più necessaria, quindi mi sono fatto coraggio e ho iniziato  il processo di lavoro. L’obiettivo era uno soltanto: rendere questo posto più gradevole. 
Il risultato, a mio avviso, è più che buono. Le funzionalità della piattaforma, per mia scelta, restano invariate ma ciò che ne ha guadagnato è sicuamente la fruibilità: il design più pulito, alleggerito e minimale invoglia alla lettura e allo stesso tempo affatica meno la vista. 
Posso ritenermi più che soddisfatto del risultato finale, almeno per ora. 
Naturalmente strada facendo potranno arrivare ulteriori migliorie... Ma per ora non mi posso lamentare.
Buona lettura!

giovedì 31 gennaio 2019

Al Pascià “1906”


Se c’è una cosa che Al Pascià sa fare più che bene è prendersi cura dei propri clienti, vecchi e nuovi, dando loro l’opportunità di toccare con mano non soltanto la cortesia e la competenza che da sempre contraddistingue il loro marchio, ma soprattutto radiche e pelletteria di assoluto livello.
E questa specialissima attenzione non trova sosta da un centinaio d’anni.
Negli ultimi tempi è stata la Curvy l’oggetto di assoluta rappresentanza, un progetto che ha portato ad una serie di vendite pazzesche che le hanno garantito una diffusione a macchia d’olio su scala mondiale. Il risultato? Aver dato la possibilità ad ogni fumatore di conoscere i vantaggi di un sistema, il “reverse calabash”, che fino ad allora era strettamente legato ad un mercato prettamente artigianale (e con dei prezzi certamente più sostanziosi). Il mondo Curvy, ormai consolidato, verrà arricchito e ampliato nel tempo con nuovi ed interessanti modelli.
Oggi invece la storica bottega milanese presenta al pubblico una nuova linea, sicuramente più vicina ai gusti del fumatore canonico: la “1906”.