lunedì 11 marzo 2019

“Compass” by Nording



“Se qualcuno porta con se questo simbolo
non perderà mai la propria strada
nella tempesta o nel cattivo tempo,
anche se attraversa un sentiero
a lui sconosciuto.”

Manoscritto di Huld


A causa della strana tendenza che sta spingendo molti fumatori verso l’acquisto e l’esaltazione di pipe dal design tendenzialmente “minimal” ho deciso di cedere anch’io alle tentazioni portandomene a casa una. 
L’obiettivo primario, naturalmente, era quello di testarla valutandone gli eventuali pro e contro. 
La mia scelta è stata fin troppo facile e ho puntato sulla serie “Compass” prodotta in terra danese dalla Nording. 
Il modello da me selezionato è Il top di gamma, caratterizzato quindi da una testa liscia e in radica naturale (purtoppo abbastanza anonima) e viene venduto con un classico sacchetto in tessuto recante il logo del prodotto, il tutto è poi contenuto all’interno di un astuccio in finta pelle con zip e laccetto da polso.


La pipa è fin troppo semplice e basilare nella sua costruzione: una testa cilindrica con fondo piatto e taglio inclinato (per garantirne l’effetto “stand up”) alla quale si va ad innestare un cannello metallico (quasi certamente acciaio). Nella parte opposta si va ad inserire il bocchino. Va sottolineato che i tre elementi sono completamente smontabili... E qui si presenta subito un errore di tipo costruttivo: per rigor di logica sarebbe stato meglio se il tubicino in metallo fosse stato fissato alla radica poiché quest’ultima, essendo materia viva e soggetta nel tempo a movimenti e dilatazioni, dopo svariati utilizzi potrebbe diventare lasca nella zona d’innesto. 
La scelta del materiale del cannello la trovo invece più che azzeccata dato che l’acciaio è un componente già testato, che conosciamo bene e che, a differenza di altri materiali “alternativi” o poco salubri, ci garantisce una certa sicurezza. 
Il bocchino, purtroppo, rappresenta la vera nota dolente: l’importatore afferma che sia realizzato in materiale acrilico... Ma a me qualche dubbio rimane. Ai denti risulta simile al nylon che siamo abituati a vedere sulle pipe Falcon e si presenta rifinito in modo piuttosto grossolano, con ai margini le tipiche e antiestetiche “cuciture” dovute al processo di stampaggio. 
Se avessero curato maggiormente questo aspetto il prodotto ne avrebbe sicuramente giovato... Ma con una spesa che gravita attorno alle 50€ non si possono avere grandi pretese, bisogna prenderne atto. 
Cosa che invece ho trovato di mio gradimento è il logo presente sul fondo della testa in radica, vale a dire una riproduzione del “Vegvisir”, il celebre compasso runico appartenente alla cultura islandese. Si tratta di un vero e proprio sigillo magico che veniva tracciato sulle navi per far si che non perdessero la rotta anche in condizioni estreme di navigazione. Veniva inoltre inciso all’interno degli elmi da guerra utilizzando proprio il sangue del guerriero o la sua saliva poiché, trattandosi di una bussola magica, era necessario un elemento proveniente dal corpo per permetterne l’attivazione. 
Siamo quindi dinanzi ad un simbolo mistico e di buon auspicio, che permetterebbe all’uomo di percorrere il proprio sentiero con maggiore serenità... E averlo su una pipa non mi dispiace. 
Ma torniamo a noi, la pipa ha un fornello con diametro ridotto, di appena 16mm, quindi idonea a fumate di breve durata e questo potrebbe essere un buon vantaggio dato che andrebbe a rappresentare un buon compromesso per tutti quei fumatori a corto di tempo: con una carica possiamo goderci una buona fumata di circa 20/30 minuti. 
Il rodaggio è stato piuttosto semplice e veloce, la pipa ha fumato bene fin dalle prime battute ed è stata caricata sia con Virginia, sia con svariate english mixtures. 
Il cannello in acciaio non si scalda e non condiziona minimamente l’utilizzo ed il gusto della nostra Compass. Detto questo... Non credo resti altro da aggiungere. 
Rimane a questo punto un unico dubbio: vale la pena investire 50€ per portarne a casa una? Difficile dare una risposta univoca. Se si è alla ricerca di una pipa battagliera, quindi da lasciare in auto, da portare in spiaggia o in posti che non stimolano minimamente la nostra fiducia... Allora potrei anche essere tentato di dare un senso a questo acquisto. Ma diversamente non riesco proprio a dare una logica ad un oggetto del genere. Per me la pipa, oltre che un mero strumento da fumo, è un pezzetto d’arte... E in un prodotto di questo tipo non intravedo estro e fantasia. 
Ma si sa: i gusti son soggettivi. 
Ad ognuno il suo.