venerdì 6 novembre 2020

“Wide Shank Bulldog” by Cermak Pipe


Bisogna ammetterlo: il settore dell’artigianato pipico sta vivendo un momento piuttosto particolare, fatto di alti e bassi ma, soprattutto, sempre più saturo di artigiani o presunti tali. Individuare oggi pipemakers degni di nota diventa sempre più difficile poichè spesso ciò che viene a mancare è proprio quel tocco di personalità che dovrebbe rendere speciale ed unico ogni singolo lavoro. 
Fortunatamente ogni tanto si riesce ad intravedere qualcosa che meriti di esser fumato e maneggiato, e nel caso specifico faccio riferimento alle pipe di Martin Čermák, giovane artigiano della Repubblica Ceca che seguo da tempo sulla sua pagina Instagram. 
Le sue pipe, di stampo prettamente artigianale, nascono a Praga e presentano tutte una certa personalità distintiva. Una in particolare ha saputo attirare la mia attenzione ed è proprio quella che andrò ad analizzare. 

mercoledì 28 ottobre 2020

“Bee” sandblasted by Mimmo Provenzano


Era il 16 settembre. 
L’amico Mimmo Provenzano mi contattò chiedendomi se conoscessi qualcuno interessato ad una pipa che aveva pubblicato qualche giorno prima su Instagram. Era una radica un tantino sfortunata, una carinissima “bee” sabbiata nera che celava nel cuore un piccolo difetto: una lieve fessura nella parete interna della camera d’espansione. Un minuscolo cratere  aveva costretto il pipemaker pugliese a bollarla come “reject” ma, nonostante tutto,  la pipa prometteva e garantiva delle serenissime fumate. 
Naturalmente il prezzo era assai vantaggioso e quindi la mia risposta fu piuttosto decisa e sicura: “La prendo io”. 
Uno shape del genere mancava nella mia bacheca e quindi approfittai dell’occasione. 
La bee arrivò a destinazione dopo qualche giorno. 

mercoledì 21 ottobre 2020

Passione Ashton

Ashton “XX”. Dall’alto: Pebble Grain, Claret, Old Church

La pipa ingese. 
Un mito senza tempo. 
Lo strumento da fumo per eccellenza, è cosa ovvia, è di stampo british. 
È chiaro a tutti quanto la classicità della pipa sia per forza di cose legata all’Inghilterra e in modo particolare al marchio Dunhill, l’unico che a distanza di anni continua a dettare le regole per tutto ciò che concerne geometrie, linee e forme delle nostre radiche. 
Per le pipe di ”Sir Alfred” nutro una grande ammirazione, le fumo e le acquisto sempre molto volentieri quando il tempo e le finanze lo consentono... Ma allo stesso modo sto sviluppando una forte predilezione anche per un altro marchio inglese, sicuramente più giovane ma altrettanto affascinante: Ashton. 
Si, la storia di Bill Ashton Taylor la conosciamo un po’ tutti, basta fare qualche ricerca sulla rete per approfondire la faccenda e quindi non mi dilungherò cercando di raccontare cose già note e ampiamente discusse... Vorrei però soffermarmi ad elogiare questo brand, non sempre impeccabile, ma comunque capace di regalarci delle fumate degne di nota. 

lunedì 4 maggio 2020

La variabilità delle Peterson “150” e “999”


Una delle nostre più grandi fortune è quella di poter acquistare pipe dal web, questo ci permette di raggiungere con facilità quella pipa tanto desiderata anche se dislocata dall’altra parte del globo. Prima di procedere alla conclusione della trattativa però sarebbe buona norma porre la giusta attenzione sull’oggetto che stiamo per portarci materialmente a casa. 
Soprattutto con le pipe Peterson (ma credo che il discorso possa ampliarsi a buona parte delle radiche di produzione industriale) bisogna tenere a mente due fattori:

  • il primo è che spesso i venditori mostrano una foto generica dell’oggetto (modello e serie) e non quello che effettivamente riceveremo; 
  • il secondo è che lo stesso shape, per quanto strano possa apparire, può presentare differenze sostanziali tra un esemplare e l’altro. 

L’unico modo che abbiamo per scongiurare delusioni, in entrambi i casi, è richiedere foto specifiche della pipa prima di concludere l’acquisto. 
Vorrei soffermarmi soprattutto sul secondo punto spiegandovi come due pipe Peterson appartenenti allo stesso shape possano mostrare dei profili sostanzialmente differenti. Queste differenze, a mio avviso, sono da imputarsi alle differenti manifatture che forniscono le teste all’azienda di Dublino (per chi non lo sapesse le pipe Peterson sono realizzate con teste sbozzate su commissione da altri partners). 
Nello specifico vorrei soffermarmi su due modellistiche molto apprezzate di Peterson prendendo come esempio quelle che sono le casistiche più comuni in cui possiamo imbatterci: la bulldog (shape 150) e la rhodesian a canna tonda (shape 999), nota anche come bullmoose.

lunedì 20 aprile 2020

Zippo “butane lighter insert”


Sono da sempre affascinato dalla “magia” che si cela dentro ogni accendino Zippo. 
Nella sua assoluta semplicità (e proprio grazie ad essa) questo accendino continua imperterrito ad esser considerato unico nel suo genere: non a caso è il solo a fregiarsi del titolo di strumento indistruttibile e quindi garantito a vita. 
Ammetto di possederne più d’uno ma allo stesso tempo mi tocca sottolineare che il loro utilizzo, almeno nel mio caso, è assai sporadico e limitato. Sappiamo bene infatti che pipa e sigaro mal si accostano all’olezzo che la fiamma di un “petrol lighter” è solita rilasciare. 
Però qualcosa è cambiato. 
È già da un po’ di tempo infatti che l’azienda americana ha rilasciato sul mercato un’interessantissima novità, un inserto tutto nuovo ma a gas e con fiamma rigida.