Era un'esperienza che mi ero promesso di fare.
Grazie alla complicità di Cosimo e Leonardo, titolari di AlPascià di Milano, ho finalmente avuto l'opportunità di toccare con mano e testare in maniera diretta il celebre "Briar Cigar" by Morgan.
Avevo già speso due righe in passato per il "sigaro di radica" proprio qui e adesso sono pronto per raccontarvi questa mia prova di fumata.
Il Briar Cigar si presenta in maniera impeccabile, con una confezione rigida e compatta che ci permette di portarlo ovunque senza rischi di rottura ed una costruzione veramente curata.
Fondamentalmente il nostro sigaro si compone di tre parti: un bocchino in acrilico, il corpo centrale in radica e un "tappo" che va rimosso in fumata.
Proprio il tappo svolge una funzione decisamente pratica: ci permette di caricare il "sigaro" con il nostro trinciato preferito e di infilarcelo tranquillamente in tasca evitando a priori brutte sorprese. Allo stesso tempo ci da l'opportunità di interrompere la fumata, semplicemente tappando, e di riprenderla più in la.
Il corpo di radica è invece caratterizzato dalla presenza di una camera di espansione tipo "calabash" che ha il compito di renderci la fumata un tantino più fresca.
Ho deciso di testare il Briar Cigar a diverse temperature per meglio valutare il suo comportamento. Naturalmente mi sono affidato sempre allo stesso tabacco: il Trinciato Forte.
Le prime 5/6 fumate sono state fatte nel pieno del caldo estivo, con una temperatura attorno ai 30°. In queste occasioni la tendenza al surriscaldamento è stata inevitabile ma non così eccessiva come avrei potuto immaginare e la fumata non ne è uscita compromessa. Il sistemino "calabash", in questa occasione, deve aver fatto la differenza.
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Uno sguardo all'interno |
Durante la fumata consiglio di far girare il sigaro di radica tra le dita per far si che la combustione proceda nel modo più regolare ed omogeneo possibile.
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Il "Briar Cigar" e la sua pratica custodia |
Per me il Briar Cigar è un bel "gioco", un'alternativa valida ed ideale per fumate brevi di circa 15/20 minuti, uno strumento che potrebbe far scoprire ai fumatori di sigaro il vasto mondo dei trinciati da pipa.
Attualmente il mio sigaro di radica mi sta accompagnando ovunque, è sempre con me in borsa e lo sto fumando con cadenza quotidiana. Lo trovo molto pratico soprattutto durante i miei spostamenti in auto, quando avere le mani un po' più libere può far solo comodo.