Era il 2018 quando l’americana Laudisi acquisì da Tom Palmer lo storico brand “Peterson Of Dublin”.
Ammetto che da quel momento in poi il mio grande interesse per le pipe irlandesi andò lentamente a scemare.
Il mio repentino disinteresse non arrivò per partito preso, bensì a seguito delle prime nuove produzioni: alcuni shapes quasi ridisegnati da zero, molti con sostanziali differenze rispetto alle linee che avevano saputo rendere celebre ed immediatamente riconoscibile la pipa d’Irlanda.
Anche i bocchini purtroppo subirono un notevole peggioramento qualitativo, con un abbandono massiccio dell’ebanite a favore di un acrilico non sempre di livello, si prenda come esempio il P-Lip: l’amato/odiato palatale nella sua versione in metacrilato riesce ad essere di una scomodità senza precedenti, con uno spessore al morso a dir poco intollerabile.
Inoltre il veder fiorire una moltitudine di pipe rusticate mi fece storcere definitivamente il naso.
In questi tre anni ho visionato più volte le Peterson sperando di poter intravedere dei miglioramenti… Ma la sensazione è che la strada sia ancora lunga ed in salita.