sabato 5 aprile 2014

Conservare il tabacco da pipa



Il fumatore di pipa parte da una posizione di netto vantaggio se paragonato ad un qualunque altro fumatore.
Esso, infatti, ha l'opportunità di spaziare tra una moltitudine di miscele, dalle aromatizzate fino alle naturali incontrando in questo percorso un'ampia varietà di profumi, aromi e sapori.
Una delle abitudini della maggior parte dei fumatori di pipa è proprio quella di accumulare molti tabacchi. Io ad esempio ho in casa circa 5 kg di mixtures.
Tutta questa abbondanza però potrebbe diventare un'arma a doppio taglio: se da una parte ci si presenta la possibilità di gestire le fumate facendo affidamento su un'ampia possibilità di scelta, dall'altra si presenta il complesso dilemma della conservazione.
Se il tabacco è stipato nella sua tin ancora intonsa il problema non si pone: esse in effetti hanno una chiusura ermetica e sigillata che consente una corretta conservazione nel tempo senza subir danni.

Ma se ad esser aperte sono più di una tin? Come sarebbe opportuno comportarsi???

Io in questi casi non faccio altro che "sigillare" nuovamente il bordo della tin con della colla a caldo. Il risultato è più che soddisfacente e la prova degli anni me ne ha dato conferma.
Altro metodo, per chi ne ha la possibilità, è di infilare la tin o semplicemente il tabacco in un sacchetto da far sigillare sottovuoto.
Se invece ho quantità maggiori di mix da conservare mi affido al più classico dei vasi Bormioli, rigorosamente con tenuta ermetica. Anche questo metodo è risultato assai pratico e funzionale, magari per non intoppare in dimenticanze consiglio di apporre sul vaso un'etichetta con su scritto il nome del prodotto in questione.
Anche con questo metodo possiamo fare in modo di ottenere una duratura conservazione senza subire grossi danni.


Invece per tutte quelle miscele che in linea di massima fumo in modo abitudinario mi affido semplicemente al più classico dei vasi portatabacco.
Ne ho uno elegantissimo prodotto dalla Lubinski con l'effige di Sherlock Holmes dotato anche di spugna umidificante al suo interno: bastano poche gocce di acqua, meglio se distillata (io uso l'osmotica) e vedrete che non si presenteranno inconvenienti.


In linea di massima questi sono i sistemi adottati da me per la conservazione dei tabacchi, forse qualcuno ne conoscerà senza dubbio di migliori ma io mi accontento perchè, in fin dei conti, li trovo pratici, funzionali e semplici da mettere in pratica.