giovedì 27 novembre 2014

Briar Works Calabash


A partire da domani 28 novembre sarà possibile acquistare, solo ed esclusivamente sul loro sito web, un nuovissimo modello realizzato dalla statunitense Briar Works International: la "Briar Works Calabash".
Stiamo parlando di una vera e propria calabash interamente realizzata in radica e con fornello removibile.
Le primissime immagini messe a disposizione dalla rete mi hanno positivamente colpito per via della loro linea estremamente classica, pulita e priva di fronzoli.
I finissaggi disponibili saranno i seguenti: "Smooth" (light e dark); "Sandblasted" (light e dark); "Dark Rustication".
Inoltre sarà possibile contattare direttamente la Briar Works International per concordare un eventuale modello "custom".
Il prezzo di partenza è di 300$, l'equivalente di 240€ circa.
Una pipa che è una autentica meraviglia. Una gioia per gli occhi.
Ricordo che le pipe realizzate dalla Briar Works International (serie Icarus e Neptune) sono disponibili per l'italia e in esclusiva solo da AlPascià: i primi in Europa ad aver deciso di puntare sulla nuovissima azienda a stelle e strisce.

martedì 25 novembre 2014

Per chi ha paura del filtro...

Filtri al carbone attivo Dr Perl Junior by Vauen
Confrontandomi, nel tempo, con molti fumatori di pipa ho avuto modo di comprendere che la maggior parte di loro tende ad avere una irrefrenabile repulsione verso qualunque tipologia di filtro: siano essi semplicissimi inner tube o i più diffusi sistemi al carbone attivo.
Io stesso, lo ammetto, tendo a non utilizzare spesso tali aggeggi... Ma la mia è più che altro una scelta dettata dalla tipologia di tabacchi che sono solito adoperare.
Sarebbe interessante, però, tentare di comprendere quale sia la necessità che ha spinto gli artigiani e, più ingenerale il mercato, verso la loro diffusione e utilizzo.
Il filtro ha una sua effettiva utilità o è da considerarsi esclusivamente, come sostiene qualcuno, "un problema prettamente tedesco"?
Negli anni una mia idea, giusta o sbagliata che sia, me la sono fatta ed è proprio di questo che vorrei parlare oggi.

venerdì 21 novembre 2014

Rassegna "Propositiva 2014": Ai confini del design


"La terza mostra della Rassegna "Propositiva" quest'anno dedicata al Design, ci propone di esplorare il percorso che parte dall'idea e va al disegno progettuale, alla scelta dei materiali per arrivare alla realizzazione di un oggetto molto particolare: la pipa.
La rassegna, promossa dall'Associazione Culturale CeDAV, è curata da Graziella Zardo, patrocinata dal Comune di Bolzano Vicentino e RetEventi.
Inaugurazione mercoledì 26 novembre ore 20.30 alla Galleria Primo Piano Arte Studio, via Marosticana 24 Bolzano Vicentino.
Presenta Graziella Zardo con l'intervento dell'autore Giacomo Penzo.
Si ricorda che fino a domenica 23 novembre si può ancora visitare la seconda mostra della rassegna sul design: Design della Moda di Alice Carlotto."

Per chi fosse interessato è possibile reperire qui un articolo dedicato ad un lavoro di Giacomo Penzo realizzato in esclusiva per me.

mercoledì 19 novembre 2014

Briar Cigar: considerazioni a distanza di tempo

 
Erano gli inizi di agosto quando mi accingevo a gettare qui qualche riga in relazione al Briar Cigar di Morgan acquistato dagli amici di AlPascià.
Vorrei tornare brevemente sull'argomento per poterlo concludere in maniera definitiva.
Per chi non ancora ha avuto la possibilità di vivere questa esperienza dico soltanto che il Briar Cigar è la perfetta "terra di mezzo", lo strumento ideale (a cavallo tra pipa e sigaro) per concedere ai sigarofili l'opportunità di assaporare l'esperienza dei tabacchi da pipa.
E per tutti coloro che sono già avvezzi alle fumate in radica? Beh, per loro si tratta di un'esperienza giocosa, di un modo di fumare differente, alternativo... Ma estremamente valido e piacevole.

domenica 16 novembre 2014

Gli U.S.A. approdano su Al Pascià


Straight apple: amore a prima vista

Il titolo è fin troppo esplicativo.
A partire da oggi su AlPascià sono disponibili due nuovi brands a stelle e strisce.
Mi sto riferendo alle pipe Icarus e alle Neptune.
Entrambi i marchi, se non ricordo male, nascono a Nashville (TN) dalle menti di Todd Johnson e Pete Prevost della "Briar Works International". La loro radica? Quella di Mimmo Romeo.
Le prime forme proposte dal sito milanese la dicono lunga... Secondo me ne vedremo delle belle.
Entrambi i marchi statunitensi hanno a catalogo degli shapes estremamente validi ed interessanti... Resistere alle tentazioni sarà cosa estremamente ardua...
Personalmente ho già il cuore che batte per una Icarus straight apple sabbiata e una Teardrop Blowfish Dark Smooth... Sono davvero un incanto!
Una pipa del "nuovo mondo" mi manca proprio... Adesso averne una è la priorità assoluta!
Dimenticavo: i ragazzi di AlPascià sono gli unici esclusivisti per l'Italia.
Sono certo che nelle settimane a venire avremo modo di osservare (e magari acquistare) delle belle chicche e nuovi shape made in USA...

lunedì 10 novembre 2014

Review: Davidoff "Scottish Mixture"


Marca: Davidoff
Nome tabacco: Scottish Mixture
Origine: DK
Master Blender: Orlik Tobacco Company
Trattamento: ---
Confezione: Tin da 50g
Pipa utilizzata (costruttore/modello/serie): Varie (con fornello piuttosto capiente)

lunedì 3 novembre 2014

Tsuge "Bamboo Smooth"

Se c'e una cosa alla quale non saprei proprio rinunciare è la cucina giapponese. Adoro il sushi in tutte le sue forme: che siano "nigiri", "futomaki" o "hosomaki" non ha importanza, perchè a fare la differenza saranno i sapori, i profumi e i colori.
Una cucina perfetta quella d'oriente, senza sbavature, dove anche la perfezione visiva gioca un ruolo centrale ed inevitabile.
Dico questo perchè con il passare del tempo mi accorgo che ci sono cose al di fuori della nostra cultura che sanno esercitare su di noi (e su di me in modo particolare) una forza sconosciuta, affascinante, capace di rapire completamente la nostra attenzione.
Negli ultimi tempi questa particolare forza è andata ben oltre l'aspetto culinario portandomi a stringere tra le mani una pipa di provenienza nipponica: una Tsuge. Ed anche in questa circostanza la perfezione "visiva" di cui parlavo poco sopra tocca alti livelli di maestrìa.