Il mio Opinel: lama più che valida |
Già in un articolo scritto in passato (e rintracciabile qui) avevamo parlato di quanto sia allettante una fumata di pipa caricata con un buon Sigaro Toscano sbriciolato a dovere.
Oggi voglio riesumare proprio quanto detto in precedenza mostrandovi in che modo preparo il nostro amatissimo sigaro alla fumata in radica.
Il ripieno del nostro Toscano privato della fascia esterna |
In questo caso ho adoperato un Classico (con una fascia bella scura tanto quanto un Antico) malandato, una buona lama e un poco di pazienza.
Sono in molti ad affermare che la miglior scelta per questa operazione sia il Toscano Garibaldi poichè sicuramente meno invasivo e più tollerabile rispetto ai suoi "fratelli"... Io però non la penso esattamente così.
Ma torniamo a noi.
Il nostro Toscano pronto per esser fumato in pipa |
A questo punto ho per le mani il ripieno, bello "nudo" e compatto, pronto per essere sbriciolato e conservato in tutta tranquillità per le fumate future.
Chi volesse può tranquillamente evitare la rimozione della fascia esterna (sulla carta é da considerarsi la parte più nobile del nostro sigaro) e semplicemente sminuzzare il sigaro, magari con l'aiuto di una classica ghigliottina. Io, come già accennato, preferisco fare quanto descritto per una semplice questione di gusto e non per regola.