Sono passati davvero un po' di anni da quando mi innamorai (e in seguito acquistai) questa bellissima pipa dall'atelier della famiglia Paronelli.
Ai miei esordi da fumatore furono proprio loro (e in particolar modo Ariberto) a darmi le prime dritte e a orientarmi verso gli acquisti giusti: mai dispendiosi e sempre azzeccatissimi. Quindi non posso che nutrire una forte stima per questa famiglia e per l'importante storia della loro dinastia (di cui già accennammo qualcosa qui).
Ma lasciamo da parte i preamboli e concentriamoci sull'oggetto in questione: questa elegantisima billiard è stata realizzata nel 1950 e, oltre ad una veretta cesellata, monta un delizioso bocchino in ambra.
Altra caratteristica interessante è rappresentata proprio dal perno del bocchino: non un innesto qualunque ma pregiatissimo avorio, un materiale che, oggi come oggi, risulta assolutamente irreperibile per via dei severi divieti legislativi che ne impediscono (giustamente) la raccolta ed il commercio.
Questa pipa è stata una vera e propria scuola per me: assieme a lei (e ad una Peterson Killarney 80's) ho davvero appreso i segreti del lentofumo e scoperto e apprezzato le mie primissime english mixtures.
È senza dubbio una delle pipe che più ho fumato e che più fumo tutt'ora.
Certo è che va maneggiata con estrema cura dato che l'ambra, come sappiamo, è una resina fossile di origine vegetale estremamente fragile e delicata: basterebbe una semplice caduta per danneggiare irrimediabilmente questo nobile materiale. Proprio per questo motivo preferisco godermela solo ed esclusivamente all'interno delle mura domestiche, quando calma e relax la fanno da assoluta padrona.
Ai tempi la billiard venne rodata con cura a Trinciato Forte e poi dedicata esclusivamente alle miscele di tipo inglese... E ad oggi la sua "mission" è rimasta pressochè invariata.
È una pipa molto valida, asciuttissima e che mai ha mostrato difetti in fase d'utilizzo. Mi costò, se non ricordo male, sicuramente meno di 100€... Un vero affarone ad un prezzo più che irripetibile.
Proprio oggi ho deciso di regalarle una pulizia approfondita accompagnata da una buona lucidata a cera carnauba: è tornata a splendere proprio come qualche anno fa, quando la vidi per la prima volta. Quei suoi 65 anni di vita sembra proprio non volerli dimostrare.
Una pipa splendida e autentica, tanto quanto la dinastia Paronelli.