lunedì

Smoke it easy: come preparare e caricare un ribbon

Un esempio di ribbon cut (da pipemagazine.com)
Il segreto per una buona fumata di pipa? La risposta, a mio avviso, è semplice: un buon tabacco.
Si, il vero segreto è tutto li... Ma solo se ad esso andremo ad abbinare un perfetto caricamento i giochi potranno considerarsi ultimati.
Con questo articolo, il primo di una serie di quattro, è mia intenzione andare a vedere come preparare e caricare al meglio quelle tipologie di tabacco da pipa più diffuse.
Più volte amici e conoscenti mi han chiesto espressamente consigli al riguardo e mi auguro che questi scritti possano risultare di facile comprensione, esaustivi... E soprattutto utili.
Il principale taglio con cui le nuove leve tendono a fare presto conoscenza è senza dubbio il classico ribbon: sicuramente il formato più diffuso sul vasto mercato dei tabacchi da pipa.
Un buon esempio di questa tipologia di cut ci può essere dato dal reperibilissimo "Trinciato Italia" o dall'altrettanto celebre "Trinciato Comune".
Ma come bisogna comportarsi quando si ha a che fare con la fase di preparazione e caricamento?
Cerchiamo di capirlo.
Il primissimo passo da compiere consiste nel prelevare qualche pizzico di tabacco dalla busta e stenderlo su una superficie piana per poterne meglio valutare con mano forma e umidità. I filamenti e la loro lunghezza tenderanno a variare a seconda del prodotto per il quale avremo deciso di optare... Ma in linea di massima non saranno mai eccessivamente lunghi.
Parti sottili e grossolane ben separate
Armati di pazienza dobbiamo cercare di sciogliere il tabacco il più possibile sul piano evitando che restino nodi e parti troppo aggrovigliate; fatto ciò ne prenderemo un pizzico per volta per lavorarlo tra i palmi delle mani cercando di ridurre leggermente la lunghezza dei filamenti tenendo bene a mente che l'obiettivo finale non deve essere quello di ridurlo in polvere!!! A lavoro finito andiamo a separare con perizia le parti più grossolane da quelle più sminuzzate.
Il tabacco è ormai pronto per il caricamento.
Per questa fase la maggior parte dei fumatori consigliano il caricamento graduale, per pizzichi, effettuando una pressione crescente tra una presa e l'altra...
Io, personalmente, adotto un sistema differente, sicuramente più facile ed intuitivo... Ma non per questo meno efficace.
Il mio consiglio è quello di iniziare a caricare depositando sul fondo le parti di tabacco più grossolane che avevamo preventivamente separato e messo da parte per poi iniziare a caricare le restanti. In questo frangente non va effettuata pressione fino al totale riempimento del camino. Quando quest'ultimo sarà colmo andiamo a pressare facendo abbassare la carica (a seconda dei casi) di circa un terzo o fino a metà fornello. A questo punto continuiamo nuovamente a riempire fino all'orlo... Per poi pressare ancora una volta fino a "spingere" definitivamente il tabacco un paio di millimetri sotto il livello del rim.
Adesso la pipa è carica, il tabacco al suo interno ha mantenuto un'adeguata elasticità e, prima di procedere finalmente alle due accensioni di rito, conviene fare una prova di tiraggio per valutare l'effettiva assenza di eventuali ostruzioni.
Questo sistema alternativo di caricamento risulta comodo, facile da applicare e funzionale a tutti gli effetti. Se svolto in modo corretto consentirà di godersi la fumata senza incontrare eccessive difficoltà.
Il fornello alla prima pressione... E dopo la seconda.