martedì 19 aprile 2022

CTS Tornabuoni “Nazionale”: il sigaro ritrovato


Mi ero palesemente distaccato dal sigaro italiano da qualche annetto ormai. 
Sono stato un fumatore di sigari toscani per anni, approcciandomi ad essi fin da ragazzo: credo di essermi appassionato a loro attorno ai 15 anni e da allora, anche se con fasi alterne, non ho più smesso di averli attorno. 
Ricordo ancora il passaggio del brand “Toscano” alla Maccaferri e per qualche anno l’innalzamento di qualità fu anche tangibile. Per me un buon “Antico” era sinonimo di interiore serenità… Ma arrivati attorno al 2010 (non ricordo la data con precisione) iniziò un graduale e lento declino del prodotto che purtroppo mi spinse a porre le mie attenzioni in via quasi definitiva alla pipa. 
Fortuna ha voluto che negli anni a venire diverse nuove realtà iniziarono a fare la loro comparsa con sigari assai interessanti e promettenti. 


Fu grazie alla MOSI (Moderno Opificio del Sigaro Italiano) che trovai quello che per qualche anno ha saputo rappresentare il mio “porto sicuro”: l’Ambasciator Italico Superiore. Un gran fumare, un prodotto capace di soddisfare le mie esigenze. Ma anche questa volta il tempo fu beffardo: il Superiore iniziò a perder colpi scivolando al di là dei miei interessi in via del tutto definitiva. 
Da quel momento in poi la mia voglia di provare nuove referenze era praticamente scemata. Certo, i CTS sono sempre stati una garanzia ma le delusioni mi spinsero a chiudere quasi totalmente le porte nei confronti dei sigari italiani. 
Di recente, però, è scattato un nuovo amore. 
Sotto consiglio di un caro amico ho acquistato il “Nazionale” della Compagnia Toscana Sigari. Un fatto a macchina in confezione da due con un affinamento di soli sei mesi. Ed ecco che, d’improvviso, si riaccende tutto. 
Con questo “storto” dall’interessantissimo rapporto qualità/prezzo ho ritrovato la mia quadra: un toscano esemplare, ideale per le mie fumate quotidiane e disimpegnate, con una costruzione perfetta ed un tiraggio impeccabile. 
Un prodotto che sa dare il meglio di sé soprattutto se fumato secco (ormai ho smesso da anni di utilizzare gli humidor se non come meri contenitori).
Grazie al Nazionale ho finalmente riscoperto il piacere infinito di fumare un sigaro di foggia toscana. 
Per chi è già abituato a fumare CTS le mie parole sembreranno banali e scontatissime, ma non per me… La mia disillusione era ormai tale da avermi spinto verso un’alienazione pressoché totale nei confronti dei sigari italiani. 
E oggi sono felice d’essermi riavvicinato al settore con rinnovato spirito.