martedì 4 marzo 2014

Una Dunhill... È pur sempre una Dunhill...??



Proprio in questi giorni mi è stata recapitata la mia primissima Dunhill.
Per l'occasione ho voluto puntare tutto su una Ruby Bark con vera in argento.

Ma cominciamo dall'inizio...

Sono anni e anni che sento sempre decantare le qualità di queste inglesi... Ma c'è sempre stata in me una vela di scetticismo nei confronti di questi oggetti da fumo dal costo, spesso e volentieri, quasi proibitivo.
Il dilemma era ed è sempre lo stesso: può una pipa in radica (quasi sempre sabbiata) avere dei costi così elevati???
Vero che il mercato pipario ci abitua a vedere molti brands con prezzi ben peggiori... Ma qui stiamo sempre parlando di pipe prodotte in serie!!
La mia convinzione è sempre stata la stessa: l'80% del prezzo finale di una Dunhill è per il "white spot".
Si, sono convinto che la grandezza di Alfred Dunhill sia stata nel marketing.
In una innata capacità di fare marketing.
Parliamoci chiaro: non sto sparando sulla croce rossa... Ma semplicemente esprimo una mia opinione... Forse sbagliata... Forse no.
Resta il fatto che alla fine non ho resistito all'immenso fascino che il "puntino bianco" esercita su noi fumatori di pipa.
Ho preso la mia prima Dunhill.
Molti sono i pregi, a partire dalla confezione curatissima e bellissima. Mai nessuna pipa in mio possesso è stata confezionata con tanta eleganza e sobrietà. La voglia di aprire questo forziere per scoprire quale tesoro nasconde mi ha fatto tornare per un istante bambino.
Emozione da non sottovalutare!!!
Ma andiamo al sodo...
La pipa, una elegantissima Ruby Bark rhodesian gruppo 4 (una 4108 del 2010 per esser precisi) rosso rubino, è assai affascinante.
Una forma (la mia preferita) realizzata con classe e semplicità, arricchita con una vera in argento che le da quel tono di importanza.
A completare il tutto il bocchino rigorosamente in ebanite... E guai se così non fosse in casa Dunhill.



Detto questo... Non resta che il battesimo del fuoco.
Quando la accenderò?? Per ora non so... Di solito mi piace fare in modo che sia la pipa a suggerirmi quale sia il momento propizio.

Resta intanto in me una gran paura: quella di accenderla un bel giorno e scoprire che, fondamentalmente, non offre fumate migliori rispetto ad una qualunque altra radica, magari con un costo dimezzato rispetto a quello della mia nuova Ruby Bark.

Allora si che mi sentirò davvero un po' stronzo.