La "Irish Harp" di Peterson è una di quelle pipe che da sempre ha esercitato su di me una fortissima attrazione.
È una serie di medio livello, volutamente non importata in Italia poichè ci troveremmo a pagarla una cifra poco ragionevole se messa in relazione con il fattore qualità, quindi Mario Lubinski ha saggiamente deciso di escluderla dal nostro mercato...
Naturalmente possiamo comunque aggirare l'ostacolo ordinandola da altri paesi europei o addirittura dalla Peterson stessa con un costo di spedizione davvero irrisorio.
Fondamentalmente non stiamo parlando di pipe di elevata caratura, di certo non sono esenti da stuccature ma, nonostante ciò, le ho sempre apprezzate moltissimo.
La vera in dettaglio |
Sarà per via di quella tinta "brown" con venature tendenti all'arancio? O forse per quel bocchino in acrilico cumberland nero/marrone così particolare e fuori dal comune? Difficile dirlo... Ma una cosa è certa: ne posseggo un paio e non ho mai avuto modo di lamentarmene.
La mia primissima "Harp" la presi un po' di anni or sono contattando direttamente lo store irlandese dell'azienda produttrice, una bulldog "150" che non ha mai dato particolari problemi e che tutt'oggi continua a comportarsi degnamente... Ma tra le mie intenzioni, fin dal principio, c'è sempre stata quella di prenderne un'altra, possibilmente nella tanto a me cara veste di rhodesian.
Chi mi conosce sa quanto io sia legato alle Peterson shape 80's: a mio avviso una delle forme più azzeccate della casa irlandese, con addosso una certa dose di originalità abbinata ad una buona semplicità di utilizzo e gestione: la forma semisferica del fornello permette infatti di bruciare il tabacco in modo estremamente lineare ed omogeneo concedendoci delle fumate ideali anche in quelle circostanze in cui si è concentrati con la mente a fare altro.
Un bel vantaggio direi.
Alla fine la mia "Irish Harp" 80's è arrivata qualche mese fa direttamente dall'Irlanda, acquistata in super offerta dallo store di "James Fox": proprio un piccolo affare.
Dettaglio del bocchino black/brown |
La pipa, come già accennato, presenta qualche piccolo punto di stucco che potrebbe non andare giù ai pipatori più esigenti... Ma credo che per una spesa di circa 80€ sia da mettere giustamente in conto.
I suoi accostamenti cromatici risultano molto gradevoli alla vista e la presenza di una vera in argento (recante il simbolo dell'arpa, tanto caro agli irlandesi) di certo non guasta.
Non abbiamo a che fare con un prodotto di punta, non tocchiamo il top della qualità, lo sappiamo benissimo e lo avevamo largamente preventivato... Ma per quella cifra ci viene offerta l'opportunità di stringere tra le mani una pipa onesta, valida, uno strumento da fumo da adoperare e "maltrattare" (nel senso buono del termine) senza farsi troppe preoccupazioni: è una radica che sa reggere benissimo anche i fumatori più accaniti evitando di mostrare cedimenti di sorta.
Le "Harp" non saranno mai le prime della classe e non hanno di certo la pretesa di sentirsi tali ma portano cucito addosso il pregio di poter entrare a pieno titolo tra tutte quelle pipe venute al mondo con un unico obiettivo: un uso abbondante e quotidiano.
Sotto questo aspetto "l'arpa irlandese" non delude affatto dimostrando di essere una delle più degne compagne della nostra quotidianità.