Una buona fumata di pipa non é solamente una questione di relax ma anche un buon modo per allargare le proprie esperienze sensoriali, in particolar modo quelle gustative.
Sappiamo bene infatti quanto vasta sia la scelta di tabacchi a disposizione del fumatore e quanto sia complesso, a volte, scegliere la giusta miscela per la giusta occasione.
Se, da una parte, abbiamo il vantaggio di poter variare il gusto della nostra fumata semplicemente cambiando mixture, dall'altra ci si ritrova spesso a dover affrontare il comune problema della moltitudine di tin aperte e destinate, per forza di cose, a far seccare il loro contenuto.
Per evitare ciò le soluzioni sono molte, una su tutte quella di travasare i nostri tabacchi all'interno di vasi con tenuta ermetica... Ma sia chiaro: non tutti hanno la voglia (e lo spazio) per riempir mensole con altrettante (utilissime) chincaglierie.
Una valida e testata alternativa, in questo caso, può esser rappresentata dalle ormai diffuse "hydrostones", meglio note come pietre umidificanti.
Le pietre umidificanti (in vendita nelle migliori e più fornite tabaccherie) non sono altro che porzioni di terracotta, lo stesso materiale con cui sono realizzati i comunissimi vasi da giardino. Sono nate soprattutto per coloro che fanno uso dei tabacchi di tipo RYO (roll your own) ma possono essere adoperate tranquillamente anche con le nostre mixtures.
Il principio é davvero semplice ed immediato: essendo la terracotta un materiale estremamente poroso non bisogna fare altro che immergere la nostra hydrostone in un bicchiere contenente dell'acqua (meglio se distillata e tiepida) per 10/20 minuti. Trascorso questo lasso di tempo prenderemo la nostra "pietra", la tamponeremo con un panno asciutto e la andremo a riporre all'interno della nostra busta o tin: la terracotta cederà in modo graduale l'umidità assorbita in precedenza al nostro tabacco facendo in modo che resti umido più a lungo.
Il sistema funziona, é efficace ma soprattutto economico dato che una pietra umidificante ha un costo irrisorio (1€ circa) e può essere riutilizzata a piacimento.
L'unica accortezza che bisogna avere é quella di aprire la tin di tanto in tanto per poter rimuovere la terracotta non appena il tabacco abbia raggiunto il grado di umidità a noi più congeniale.
Adopero questo sistema da anni e, in tutta sincerità, lo trovo davvero molto valido.
In alternativa é possibile anche rompere un vaso e ricavarne un pezzetto di coccio che funzionerá alla stessa identica maniera, poi però potrebbe presentarsi l'inconveniente di dover fare i conti con la propria consorte... Meglio non rischiare...