mercoledì 28 ottobre 2020

“Bee” sandblasted by Mimmo Provenzano


Era il 16 settembre. 
L’amico Mimmo Provenzano mi contattò chiedendomi se conoscessi qualcuno interessato ad una pipa che aveva pubblicato qualche giorno prima su Instagram. Era una radica un tantino sfortunata, una carinissima “bee” sabbiata nera che celava nel cuore un piccolo difetto: una lieve fessura nella parete interna della camera d’espansione. Un minuscolo cratere  aveva costretto il pipemaker pugliese a bollarla come “reject” ma, nonostante tutto,  la pipa prometteva e garantiva delle serenissime fumate. 
Naturalmente il prezzo era assai vantaggioso e quindi la mia risposta fu piuttosto decisa e sicura: “La prendo io”. 
Uno shape del genere mancava nella mia bacheca e quindi approfittai dell’occasione. 
La bee arrivò a destinazione dopo qualche giorno. 

Autoritratto con pipa

Di solito non è mia abitudine accendere una pipa appena ricevuta. Generalmente la maneggio e la studio con attenzione almeno per qualche giorno, quasi a voler “familiarizzare” con l’oggetto... Le smontai il bocchino, diedi un’occhiata alla camera d’espansione e mi soffermai qualche minuto su quella piccola fessura sulla parete interna: nulla di veramente clamoroso... Ma gli standard odierni in effetti avrebbero impedito che questo lavoro finisse sul mercato a prezzo di listino. 
La mia decisione fu quella di accenderla subito, senza alcuna esitazione. 
La caricai con delle “Cimette” (quelle di Brissago) e accesi. 
Durante i primi 10/15 minuti di fumata mi resi conto di una cosa: questa bee fumava da sola, era capace di bruciare tabacco con una disarmante semplicità. Arrivai a fine fumata senza neanche rendermene conto... Ed era filato tutto liscio. Buona la prima. 
Bisogna ch’io l’ammetta: è una pipetta strepitosa, estremamente piccola e compatta. 
Si riesce a tenere tra i denti senza alcuna fatica grazie alla leva corta e ad un bilanciamento pressoché impeccabile. 
La camera d’espansione, per quanto minuta, svolge fin troppo bene il suo lavoro e garantisce una fumata piuttosto fresca e appagante. 
Una vera e propria rivelazione. 
Dopo il fantastico primo impatto ho avuto modo di fumarla con una certa frequenza e devo sottolineare quanto bello e originale sia questo shape, realizzato da Mimmo con estrema cura e precisione. Anche il bocchino, in ebanite “hand cut”, è perfetto sotto ogni suo aspetto: curvato in modo impeccabile e con un dente comodo e ben eseguito. Il tenone inoltre si incastra alla perfezione sulla “bussola” in metacrilato garantendo una tenuta assolutamente efficace. 
Sto amando talmente tanto la mia bee che a distanza di qualche giorno chiamai Mimmo per complimentarmi con lui... E per commissionargli un’altra pipa, identica a questa ma liscia, con radica a contrasto (per quanto ne so è in lavorazione proprio in questi giorni).
E pensare che questa era una pipetta nata difettata ma che ha avuto la fortuna di finire nelle giuste mani.
Fossero tutte così le “reject” il mondo ne gioverebbe parecchio...
Anche in questi istanti, mentre scrivo queste poche righe, è proprio lei a farmi compagnia: caricata con del “Bow Legged Bear” di Cornell & Diehl sta continuando incessantemente a dimostrare la sua innata qualità di “piccola macchina da fumo”.  
Se siete alla ricerca di una valida reverse calabash artigianale, dalla linea particolare e dotata di una perfetta meccanica di fumata la bee di Mimmo Provenzano potrebbe rappresentare una scelta più che azzeccata. 
Consigliata al 100%.

La “Bee” e la “Tubos”, entrambe realizzate da Provenzano