venerdì 2 aprile 2021

Natural billiard by Yorgos Mitakidis


Ho conosciuto Yorgos e i suoi lavori grazie al web, è su Instagram che ho avuto modo di osservare (e quindi apprezzare) le sue creazioni. Mitakidis è un giovane pipemaker greco, tendenzialmente legato alle linee classiche e con una notevole attenzione ai dettagli tecnici e di design.
Generalmente approcciandomi ad un nuovo artigiano non sono solito chiedere specifiche commissioni, tendo piuttosto ad osservare in silenzio aspettando che salti fuori un pezzo che sappia cogliere a pieno il mio gusto. A volte sono fortunato. Altre no. 
In questo caso però la fortuna è stata dalla mia parte. 
Quando ho visto comparire questa bellissima billiard non ho esitato e ho contattato tempestivamente Yorgos chiedendo le misure della stessa e se fosse disponibile. Naturalmente mi è andata più che bene. 
La pipa prende ispirazione, a detta del pipemaker, da un modello risalente al 1920 ma rivisto in chiave moderna. 


Originariamente era nata senza alcuna vera, è stato il sottoscritto a chiedere a Yorgos se sarebbe stato possibile aggiungerne una in argento... E come potete vedere dalle foto sono stato accontentato. 
La radica adoperata è greca, presenta una fiammatura molto ben definita che avvolge il vaso per intero e che va a proseguire sui fianchi del cannello. Sul rim e sul fondo invece sono ben visibili i tanto amati occhi di pernice. Devo ammettere che la linea testa/cannello è curatissima ed estremamente simmetrica, indice di elevata dedizione e attenzione da parte dell’artigiano. All’interno del fornello è presente il classico ed utilissimo trattamento waterglass. 
Il bocchino invece è realizzato con ebanite della Sem ed anch’esso risulta molto curato: tirato a lucido in modo impeccabile (non è visibile neanche l’ombra di un micro graffio) e con un dente davvero molto comodo al morso. 
Anche la vera in argento è innestata perfettamente sul cannello e, a mio avviso, dona una punta di classe in più ad una pipa già di per se notevole. 
Le punzonature che adopera Mitakidis sono di facile comprensione ma meritano comunque un piccolo accenno: sulla canna troviamo il nome dell’artigiano seguito da una semplice codifica, nel mio caso “1321”: le prime due cifre (13) stanno ad indicare che si tratta della tredicesima pipa realizzata durante l’anno, mentre le ultime due (21) indicano proprio l’annata di produzione. Quindi la mia pipa è la tredicesima realizzata nel 2021. Tutto molto limpido ed intuitivo. 
Le dimensioni complessive della pipa sono sovrapponibili a quelle di una Dunhill gruppo 2, quindi assolutamente perfette per le mie solite abitudini di fumata:
  • Lunghezza: 134 mm
  • Altezza testa: 40 mm
  • Diametro fornello: 17 mm
  • Profondità fornello: 35 mm
  • Peso complessivo: 26 g
Che la pipa avesse tutte le carte in regola era chiaro fin dall’inizio... Ma solo successivamente, dopo averla fumata più volte, mi sono reso conto di quanto valida sia. 
Una radica non soltanto bella ma anche buona e dolce fin dalle primissime battute, ma soprattutto “tremendamente asciutta”, capace di concedere delle fumate notevolissime ed appaganti. 
Essendo una radica molto leggera sorreggere la pipa tra i denti non solo è poco faticoso ma addirittura piacevole, lasciandoci quindi la fortuna di avere le mani libere per lunghi tratti (cosa non da poco). 
Devo ammettere che anche in questa occasione ci avevo visto giusto, se le premesse sono queste non posso fare altro che consigliare a tutti di tenere d’occhio le pagine social di Mitakidis poichè sono aggiornate costantemente con nuove creazioni. 
Aggiungo inoltre che la serietà di Yorgos è davvero tanta: dopo avermi venduto questa pipa ha voluto che ci scambiassimo i contatti di messaggistica poichè era suo interesse conoscere quella che è la mia reale esperienza con il suo strumento da fumo, indice che la sua voglia di poter migliorare (anche dinanzi ad eventuali critiche costruttive) è sempre molto alta.
Vi consiglio vivamente di seguirlo  con le dovute attenzioni.