sabato 26 febbraio 2022

Amarcord: Peterson “Dublin Beaded”


Il nome di Mario Lubinski è stato per moltissimi anni strettamente interconnesso (per motivi di distribuzione) a quello dell’irlandese Peterson. 
Non tutti sanno che la forza di questo legame spingeva ogni anno Mario a fare le valigie e prendere un volo con destinazione Dublino: l’obiettivo era quello di entrare in azienda per selezionare personalmente quelle che sarebbero state le teste delle pipe irlandesi dedicate al mercato italiano. 
Possiamo dirlo con fermezza e senza alcun dubbio di sorta: per un lunghissimo periodo le Peterson più belle del mondo giravano quasi esclusivamente all’interno dello stivale. 
Adesso, come ben sappiamo, le cose non stanno più così. L’azienda irlandese ha cambiato gestione, e anche l’importatore per l’Italia non è più lo stesso. 
A noi fumatori cosa rimane? Una serie di pipe bellissime in bacheca e soprattutto delle “limited edition” che quasi con cadenza annuale venivano realizzate in esclusiva per noi italiani. 
Oggi vi racconto proprio di una di queste edizioni speciali. 

Peterson “Dunmore”

Correva l’anno 2005. 
A noi italiani viene concessa l’opportunità di mettere le mani su di una serie specialissima e prodotta in pochissimi esemplari dalla Peterson, una di quelle serie concepite esclusivamente per noi italiani, la “Dublin Beaded”.
La linea Beaded era rappresentata solamente da due modelli ben precisi, due shapes tanto affascinanti quanto iconici del brand di Dublino: la 80’s e la 999. 
Due rhodesian. 
La prima: canna quadra. 
La seconda: canna tonda. 
Entrambe erano adornate, come da tradizione, con una vera in argento 925 riportante i classici “hallmarks”.
La radica, come c’era da aspettarsi, era liscia e “natural”, priva di punti di stucco. 
I bocchini erano realizzati in acrilico con effetto brindle rosso e nero (ho però visionato alcuni esemplari con bocchino in ebanite cumberland). 
La 999, a differenza della 80’s, era inoltre caratterizzata da una sella che le donava una notevole eleganza. 
Ma la vera peculiarità di questa serie era da rintracciarsi nella lavorazione “a perle” in quella porzione di radica presente tra i due solchi tipici della testa dello shape rhodesian, era proprio questo tratto distintivo a dare il nome al progetto. 
L’idea per questa particolare caratterizzazione venne proprio a Mario Lubinski maneggiando una Peterson “Dunmore”, infatti in passato proprio per queste pipe era stato adoperato un accorgimento del genere.
La linea Dunmore, come dimensioni, ricordava molto da vicino le più classiche”System”, ma a differenza di quest’ultime non aveva addosso alcuna vera: la parte terminale del cannello era adornata proprio da questa lavorazione che andava a creare una sorta di “collana di perle”.
L’idea fu quella di spostare il tutto dal cannello alla testa… Ed il risultato fu davvero caratterizzante.
Io sono uno dei “fortunatissimi”, posseggo infatti una “Dublin Beaded” 80’s che conservo con molta gelosia e che acquistai proprio in quegli anni. Ai tempi ero uno studente universitario ventiduenne e squattrinato, quindi non riuscii ad accaparrarmi anche la 999… È un mio piccolo rimpianto ma anche questo fa parte del gioco.
Sono comunque riuscito, grazie all’aiuto fondamentale dei titolari dell’Al Pascià di Milano, a recuperare delle immagini di una delle 999 appartenute al loro catalogo.
Con rammarico mi tocca affermare che pipe di questo genere purtroppo non ne vedremo più. 
Il tempo passa, le cose cambiano…