lunedì 14 febbraio 2022

La billiard secondo Giordano Proietti


Era l’ormai lontano 2018 quando entrai in contatto per la primissima volta con Giordano Proietti. 
Ai tempi, affascinato dai suoi lavori, acquistai una sua pipa rusticata (l’unica che aveva a disposizione) e fu più che sufficiente per lasciarmi catturare dalla sua arte.
Da quella compravendita nacque anche una sana amicizia a distanza, amplificata anche da una buona sintonia caratteriale. 
A lui dedicai già un articolo che potete tranquillamente recuperare qui sul blog (“Proietti pipe”).
Proprio in quel periodo chiesi però a Giordano di realizzarmi una seconda pipa, ma è a partire da qui che le cose iniziarono a complicarsi. 
Il pipemaker romano aveva già la sua serie di commissioni e giustamente mi mise in “lista d’attesa”, ma di lì a poco fu costretto a sospendere in via temporanea la sua produzione. 
Eppure, nonostante tutto il tempo trascorso (4 anni!), Giordano è stato di parola. 


A gennaio sono stato contattato proprio da lui, ricordava perfettamente la mia pipa e le caratteristiche che avrebbe dovuto avere, i tempi erano finalmente maturi: la mia billiard è entrata in lavorazione… Ed è stata anche ultimata. 
Una doverosa precisazione: in questi anni Proietti ha dato (giustamente) priorità ad altre cose, su tutte la nascita di sua figlia… Quindi delle tempistiche così dilatate sono state ampiamente dovute e giustificate. 
Ma torniamo a noi.
La pipa è arrivata da una settimana circa.
Una billiard, la più classica delle radiche. 
Era mia intenzione “mettere alla prova” Proietti sullo shape per eccellenza, uno dei pochi a non permettere al pipemaker ampi margini di variazione. 
L’unico dato su cui ci eravamo accordati era quello relativo alle dimensioni generali e poiché non amo le pipe particolarmente grandi siamo rimasti a cavallo tra il gr2 e 3 (utilizzando la scala Dunhill come riferimento). 
Naturalmente altro interesse comune era quello di ottenere una sabbiata. 
Per il resto ho lasciato carta bianca all’artigiano, era mia intenzione lasciarlo lavorare in libertà, senza porgli troppe condizioni. 
Devo ammettere che il risultato è stato estremamente positivo. 
Dalle mani di Giordano è nata una meravigliosa billiard con una radica dal marcato contrasto, caratterizzata da una sabbiatura leggerissima e quasi setosa al tatto. 
L’accostamento delle tonalità tra testa e bocchino (quest’ultimo in ebanite cumberland della Sem) è a dir poco spettacolare, ne scaturisce una sensazione di “continuum” cromatico fortemente accentuato.
Oltre all’aspetto estetico è rimarchevole anche quello costruttivo: radica perfettamente forata, un cannello delicato ed esile fa da contraltare ad una testa di buone dimensioni, con un fornello capace di garantire un caricamento importante ma non eccessivo. 
Il bocchino è ben tagliato, con un dente fortemente caratteristico e veramente comodo. Un vero e proprio marchio di fabbrica per il pipemaker romano. 
Sto fumando questa billiard ininterrottamente da una settimana e non ha mostrato alcun difetto o limite, la cosa più curiosa è che ha regalato ottime fumate fin dall’inizio: zero asperità o anomalie aromatiche. Un gioiello autentico. 
Sono serviti quattro anni, è vero, ma vi posso garantire che per risultati del genere sarei disposto ad attenderne altrettanti. 
Proietti continua ad essere un validissimo artigiano, un ragazzo intelligente, talentuoso ma soprattutto “sano”, con i piedi per terra. 
Se non avete avuto ancora modo di provare le sue pipe, beh, credo sia arrivato il momento di farlo.