lunedì 9 agosto 2021

IM Corona Old Boy “arabesque”


Sono diventato anch’io il possessore di un accendino a marchio “IM Corona” anche se, mi tocca ammetterlo, con grandissimo ritardo. 
In questi anni non ho mai dato un gran peso agli accendini. 
Mea culpa. 
Per abitudine ho sempre utilizzato i cosiddetti “usa e getta” facendo affidamento prevalentemente negli intramontabili Bic e, in modo minore, nei ricaricabili Clipper. 
Gli economici sono accendini validi per un utilizzo quotidiano con la pipa? Sicuramente si, la loro fiamma non è angolata ma ci si fa l’abitudine e nel giro di qualche tentativo si riescono a fare delle accensioni pressoché perfette. Dalla loro il vantaggio, giust’appunto, dell’economicità: con una spesa davvero minima li possiamo sostituire mentre i Clipper, essendo ricaricabili, possono accompagnarci anche per diverso tempo (almeno fino a quando la loro fiamma non inizia a perdere di stabilità, cosa non rara purtroppo). 


Col passare del tempo mi ero già concesso qualche accendino da pipa, su tutti un Peterson (valido e funzionale) ed un Sarome “PSD-12” (quest’ultimo con fiamma un tantino “ballerina”)… Ma entrambi, nonostante non abbiano mai perso colpi, non mi hanno mai convinto a pieno. 
Questione differente quella dell’Inverted Lighter della Dissim (di cui abbiamo parlato qui) dato che non nasce specificatamente per la pipa ma che ben si adatta al nostro scopo. 
Oggi però con l’arrivo del mio primissimo “Old Boy” posso finalmente ritenermi più che soddisfatto. 
L’azienda produttrice è la “IM Corona”, fondata in Giappone nel 1933 e da sempre sinonimo di elevata qualità. 
Le lettere “IM” sono l’abbreviazione di “Ishimitsu Manifacturing”.
Solamente nel 1981 viene lanciato sul mercato il modello “Old Boy”, diventato celebre a livello planetario tra tutti i fumatori di pipa. 
La linea “Old Boy” viene aggiornata costantemente con nuove colorazioni e abbellimenti estetici ma il suo cuore, vale a dire il meccanismo interno, rimane pressoché invariato negli anni. 
Questo accendino ha dalla sua una fiamma perfettamente stabile e un design che lo rende immediatamente riconoscibile. 
L’ugello con inclinazione di 90º permette inoltre di gestire la fiamma in assoluta comodità. 
Sappiamo bene però che un accendino da pipa verrà sottoposto ad uno stress piuttosto elevato poiché dovrà reggere delle accensioni lunghe e ripetute, quindi deve avere principalmente una caratteristica: l’affidabilità. E per ora il mio IM Corona si sta dimostrando un’eccellenza. 
Il modello in mio possesso è un Old Boy in finitura opaca “arabesque” acquistato dall’estero (non è mia intenzione regalare soldi all’importatore italiano per il quale non provo molta simpatia) ed è una vera gioia per gli occhi e non solo: dal punto di vista tattile percepire i decori a rilievo sulla cassa è fin troppo piacevole. 
Altra chicca da sottolineare è la presenza, sul fondo, di un pigino: può essere estratto a metà e ruotandolo di 180º si andrà a bloccare permettendoci di utilizzare il corpo dell’accendino come elemento di presa del tamper, mentre se sfilato del tutto troveremo un ago ideale per regolare un tiraggio troppo serrato o per svuotare il fornello a fine fumata. 
Da non sottovalutare neanche la capienza del serbatoio che, contenendo 3,3g di gas butano, ci concede un’ottima autonomia. 
Posso affermare che questo “Old Boy” rappresenta senza ombra di dubbio il mio “accendino da pipa definitivo”: design elegante e raffinato, affidabilità, costruzione ottima.
È cosa saggia spendere certe cifre per un accendino? Sicuramente non siamo dinanzi ad un prodotto strettamente necessario, come già detto ho utilizzato accendini economici per anni senza alcun problema… Ma vi garantisco che una volta toccato con mano un oggettino del genere la voglia di tornare indietro è pari a zero. 
Un piccolo investimento felice.